Caricamento...

Neutròfili, Granulociti

Definizione medica del termine Neutròfili, Granulociti

Ultimi cercati: Leucemìa - Potenziale evocato - Digerente, apparato - Iposmìa - Carcinoma

Definizione di Neutròfili, Granulociti

Neutròfili, Granulociti

Granulociti del diametro di circa 15 µm, i cui granuli si colorano sia con coloranti basici, sia con coloranti acidi.
Costituiscono circa il 70% dei leucociti circolanti.
La loro vita media nel circolo ematico è molto breve, non più di 6 ore, e devono essere continuamente riformati nel midollo osseo da cui prendono origine.
I granuli citoplasmatici dei granulociti neutròfili contengono enzimie proteine necessari per la digestione e l’uccisione dei microrganismi.
Tra le più importanti sostanze contenute nei granuli sono: il lisozima (un enzima che taglia un legame tra gli zuccheri che costituiscono la parete cellulare dei batteri, con grave danno di questi ultimi) e la lactoferritina (una proteina che esercita un’azione antibatterica legandosi al ferro e sottraendolo al metabolismo batterico).
I granulociti neutròfili oltre che nel torrente ematico si trovano nei tessuti: per ogni granulocito neutròfilo circolante nel sangue, ce ne sono almeno due che, per la loro capacità di attraversare i capillari, rimangono localizzati nei tessuti e cento che, maturi, rimangono nel midollo osseo.
La produzione e la messa in circolo dei granulociti neutròfili dal deposito midollare è un evento regolato da sostanze specifiche, dette fattori che stimolano la formazione di colonie di neutrofili (N-CSF, dall’inglese Neutrophil Colony Stimulating Factors).
Queste, che appartengono alla famiglia delle interleuchine (secrete dai linfociti T o dai macrofagi in seguito al riconoscimento di un agente estraneo) provocano l’aumento dei granulociti neutròfili nel circolo sanguigno.
Tra i fattori chemiotattici che orientano la mobilità dei granulociti neutròfili dai vasi ai tessuti, alcuni sono specifici per essi e sono secreti da linfociti T; altri sono sostanze prodotte dagli stessi batteri o fattori attivati della cascata del complemento in seguito all’infezione.
Il fine ultimo di tutti questi segnali è di indurre il granulocito neutròfilo, giunto a contatto del microrganismo nel sito di infezione, a reagire utilizzando i meccanismi distruttivi: la fagocitosie la degranulazione delle sostanze contenute nei granuli.
835     0

Altri termini medici

Fitodermatosi

Dermatosi provocata dal contatto con piante o sostanze di derivazione vegetale. Può manifestarsi dopo contatto con piante che secernono sostanze...
Definizione completa

Shampoo

Prodotto cosmetico impiegato per la pulizia del cuoio capelluto e dei capelli. È costituito da sostanze tensioattive, che non debbono...
Definizione completa

Ozono

Gas le cui molecole sono costituite da tre atomi di ossigeno; è un energico ossidante e per questo trova impiego...
Definizione completa

Eparina

Farmaco anticoagulante. Ha azione molto rapida: in 10 minuti blocca il fattore X di coagulazione e la trombina. È somministrata...
Definizione completa

Tachipnea

Sensibile aumento del ritmo respiratorio rispetto alla norma (16-24 atti respiratori al minuto nell’adulto); si osserva negli stati febbrili, nell’insufficienza...
Definizione completa

Citolìtica, Reazione

Reazione immunologica che si svolge tra antigeni di cellule leucocitarie, globuli rossi, spermatozoi o cellule batteriche (salmonelle, vibrioni colerici ecc...
Definizione completa

Urogenitale, Apparato

Insieme degli organi dell’apparato urinario e degli organi genitali....
Definizione completa

Idramnio

Malattia della gravidanza, detta più esattamente polidramnio....
Definizione completa

Piede Supinato

Anomalia di atteggiamento del piede per cui questo è ruotato verso l’interno, così che il soggetto, camminando, è costretto ad...
Definizione completa

Diamo i numeri

Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.

7650

termini medici

5907

giorni online

572979

utenti