Radioterapìa
Definizione medica del termine Radioterapìa
Ultimi cercati: Coreoatetosi - Cassa toràcica - Auxologìa - Bioetica - Psicologìa
Definizione di Radioterapìa
Radioterapìa
Tecnica che sfrutta l’azione biologica delle radiazioni ionizzanti a scopo terapeutico.
I mezzi terapeutici utilizzati come fonte di radiazioni, si distinguono in tradizionali e recenti.
Quelli tradizionali sono gli apparecchi per roentgenterapia, dai quali si ottengono fasci di raggi X, utilizzati per irradiare dall’esterno il focolaio morboso; oppure sostanze radioattive naturali (preparati stabili di radio o labili di radon) adoperate per irradiare non solo dall’esterno ma anche dall’interno, mediante introduzione in cavità o infissione nel tessuto malato (curieterapia).
I mezzi radioterapici più recenti invece consentono l’impiego di radiazioni di elevata energia, prodotte da radioisotopi (isotopoterapia): la bomba al cobalto, per esempio, è usata nella terapia profonda dei tumori in quanto sorgente di raggi gamma; essa presenta, rispetto al radio, il vantaggio di penetrare in profondità e di danneggiare solo minimamente i tessuti superficiali.
L’isotopoterapia può essere esterna o interna: quella esterna riguarda trattamenti con sorgenti situate fuori dall’organismo o nel suo interno, ma a condizione che possano essere rimosse senza contaminazione (equivale sostanzialmente alla curieterapia); quella interna si avvale di sorgenti immesse liberamente nei sistemi metabolici dell’organismo mediante inalazione, ingestione, iniezione endovenosa ecc., con conseguente loro distribuzione nei tessuti secondo i processi del ricambio fisiopatologico, fuori dal diretto controllo dell’operatore.
I mezzi terapeutici utilizzati come fonte di radiazioni, si distinguono in tradizionali e recenti.
Quelli tradizionali sono gli apparecchi per roentgenterapia, dai quali si ottengono fasci di raggi X, utilizzati per irradiare dall’esterno il focolaio morboso; oppure sostanze radioattive naturali (preparati stabili di radio o labili di radon) adoperate per irradiare non solo dall’esterno ma anche dall’interno, mediante introduzione in cavità o infissione nel tessuto malato (curieterapia).
I mezzi radioterapici più recenti invece consentono l’impiego di radiazioni di elevata energia, prodotte da radioisotopi (isotopoterapia): la bomba al cobalto, per esempio, è usata nella terapia profonda dei tumori in quanto sorgente di raggi gamma; essa presenta, rispetto al radio, il vantaggio di penetrare in profondità e di danneggiare solo minimamente i tessuti superficiali.
L’isotopoterapia può essere esterna o interna: quella esterna riguarda trattamenti con sorgenti situate fuori dall’organismo o nel suo interno, ma a condizione che possano essere rimosse senza contaminazione (equivale sostanzialmente alla curieterapia); quella interna si avvale di sorgenti immesse liberamente nei sistemi metabolici dell’organismo mediante inalazione, ingestione, iniezione endovenosa ecc., con conseguente loro distribuzione nei tessuti secondo i processi del ricambio fisiopatologico, fuori dal diretto controllo dell’operatore.
Altri termini medici
Streptococcus Pneumonìae
(famiglia Streptococcaceae), batterio gram-positivo, asporigeno, aerobio, immobile, indicato anche col termine pneumococco. Provoca diverse malattie tra cui: polmonite, broncopolmonite, meningite...
Definizione completa
Metilergonovina
Farmaco, alcaloide della segale cornuta, dotato di discreta azione vasocostrittrice e di intensa azione ossitocica, cioè eccitante sulla muscolatura uterina...
Definizione completa
Elastoressi Retìnica
Malattia a carattere eredo-familiare, consistente nella degenerazione del tessuto elastico della retina....
Definizione completa
Granuloma Eosinòfilo Dell’osso
Proliferazione granulomatosa costituita da granulociti eosinofili e da cellule di Langerhans (cellule di derivazione midollare di comune riscontro nella cute...
Definizione completa
Ipermenorrea
Con questo termine si intendono due condizioni caratterizzate da una emorragia genitale abbondante: (1) menorragia: flusso mestruale particolarmente abbondante ma...
Definizione completa
Clorambucile
Farmaco antitumorale del gruppo delle mostarde azotate, che viene impiegato nel trattamento di leucemie e linfomi. Talvolta lo si usa...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6403
giorni online
621091