Cardiopalmo
Definizione medica del termine Cardiopalmo
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Definizione di Cardiopalmo
Cardiopalmo
Percezione soggettiva del battito cardiaco.
Si verifica normalmente in caso di sforzo fisico intenso o di eccitazione; in condizioni patologiche è avvertibile in presenza di aritmia iper- o ipocinetica.
Frequentemente viene avvertito in caso di extrasistole, ma non è necessariamente da considerare patologico.Per il trattamento del cardiopalmo la fitoterapia propone il biancospino e la cardiaca.
Il biancospino (Crataegus oxyacantha) è usato per normalizzare il ritmo cardiaco, ma anche per migliorare il flusso coronarico; è indicato nei disturbi del ritmo cardiaco dei soggetti ansiosi, ma non è un rimedio a effetto rapido.
Nonostante il biancospino possieda un discreto grado di sicurezza per un uso prolungato, si raccomanda di ricorrere a trattamenti medici specialistici in caso di aritmie persistenti o angina pectoris o altre patologie cardiache di una certa gravità.
L’attività sedativa della cardiaca (Leonurus cardiaca) era già nota agli antichi Greci.
È indicata in caso di palpitazioni, specie nei soggetti ansiosi, ipereccitabili, ipertesi.
Gli erboristi la utilizzano anche nei disturbi della menopausa.
Si verifica normalmente in caso di sforzo fisico intenso o di eccitazione; in condizioni patologiche è avvertibile in presenza di aritmia iper- o ipocinetica.
Frequentemente viene avvertito in caso di extrasistole, ma non è necessariamente da considerare patologico.Per il trattamento del cardiopalmo la fitoterapia propone il biancospino e la cardiaca.
Il biancospino (Crataegus oxyacantha) è usato per normalizzare il ritmo cardiaco, ma anche per migliorare il flusso coronarico; è indicato nei disturbi del ritmo cardiaco dei soggetti ansiosi, ma non è un rimedio a effetto rapido.
Nonostante il biancospino possieda un discreto grado di sicurezza per un uso prolungato, si raccomanda di ricorrere a trattamenti medici specialistici in caso di aritmie persistenti o angina pectoris o altre patologie cardiache di una certa gravità.
L’attività sedativa della cardiaca (Leonurus cardiaca) era già nota agli antichi Greci.
È indicata in caso di palpitazioni, specie nei soggetti ansiosi, ipereccitabili, ipertesi.
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