Malaria
Definizione medica del termine Malaria
Ultimi cercati: Intercinesi - Oftalmoscopìa - Antitubercolare, profilassi - Ipoglosso - Ipotimìa
Definizione di Malaria
Malaria
Indice:Il ciclo del PlasmodiumIl quadro clinicoDiagnosi e terapiamalattia infettiva causata da plasmodi, cioè da protozoi del genere Plasmodium (Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium malariae, Plasmodium ovale).Il ciclo del PlasmodiumI plasmodi hanno un ciclo di sviluppo che comprende una fase sessuata, che si svolge in una zanzara, e una fase asessuata, che avviene nell’organismo infettato, parte al di fuori dei globuli rossi e parte all’interno di essi.
La trasmissione avviene mediante la puntura di una zanzara del genere Anopheles (attualmente presente in tutte le zone tropicali e subtropicali), precedentemente infettatasi pungendo un soggetto malato.
Dal ciclo del parassita risulta quindi chiaro che una valida prevenzione della malattia può essere ottenuta agendo a due livelli: con la lotta al vettore (bonifica delle zone paludose, uso di insetticidi) e con la cura dei soggetti malati, per ridurre il serbatoio dell’infezione.
In Italia la massiccia lotta ai vettori ha portato alla scomparsa quasi completa della malaria; tuttavia, in alcune zone del mondo sono ancora presenti le zanzare Anopheles, perciò l’arrivo di soggetti malati provenienti da quelle zone, così come i viaggi internazionali in genere, rappresentano un rischio di ripresa dell’infezione.Il quadro clinico.
I sintomi della malattia sono dovuti alla distruzione dei globuli rossi da parte del plasmodio, che si accresce a spese del globulo rosso e dà origine a 6-32 piccoli parassiti (merozoiti) che determinano la rottura della cellula (lisi).
La lisi dei globuli rossi, sincrona per tutte le cellule infettate, avviene ciclicamente, manifestandosi con una crisi febbrile.
La ciclicità degli episodi febbrili è diversa a seconda del plasmodio infettante: ogni 48 ore per Plasmodium vivax, responsabile della terzana benigna, e per Plasmodium ovale, che causa una variante, più leggera, della terzana benigna; ogni 72 ore per Plasmodium malariae, agente causale della quartana.
Plasmodium falciparum determina accessi febbrili più irregolari, generalmente più ravvicinati, ma genericamente ogni 48 ore (terzana maligna).
L’accesso febbrile si manifesta con brivido intenso, sensazione di freddo e rapido aumento della temperatura fino a 40 °C; dopo qualche ora la febbre si risolve bruscamente, con abbondante sudorazione.
Dopo alcuni cicli di emolisi insorge epato-splenomegalia, e nei casi gravi possono derivare complicazioni cardiache, renali e cerebrali.
Sono stati segnalati casi di malaria manifestatasi clinicamente a distanza di molti mesi dalla puntura della zanzara.Diagnosi e terapiaLa diagnosi, specialmente nei casi di importazione, è spesso difficile perché i sintomi possono non essere netti; fondamentale è l’esame microscopico dello striscio di sangue.
La terapia si effettua somministrando clorochina, che è efficace su quasi tutti i plasmodi, oppure chinino solfato o cloridrato.
In caso di ceppi clorochino-resistenti si usano invece pirimetamina e proguanil, oppure un’associazione di clorochina e pirimetamina, o ancora pirimetamina e sulfamidici ritardo.
Un altro problema è costituito dalle recidive degli attacchi malarici.
La malaria da Plasmodium falciparum (terzana maligna) guarisce entro due anni dall’infezione primitiva e la prevenzione delle recidive si fa ugualmente con clorochina oppure con pirimetamina e sulfamidici ritardo oppure con clorochina e pirimetamina.
La malaria da Plasmodium vivax (terzana benigna) dura al massimo 4 anni mentre quella da Plasmodium malariae (quartana) dà recidive per tempi molto più lunghi; la prevenzione delle recidive di entrambe si fa ancora con clorochina e primachina.
Per coloro che si recano nelle zone endemiche è vivamente raccomandata la chemioprofilassi con clorochina o pirimetamina, da iniziare prima del viaggio e continuare dopo il rientro, secondo tempi e modi prestabiliti (antimalarica, profilassi).
La trasmissione avviene mediante la puntura di una zanzara del genere Anopheles (attualmente presente in tutte le zone tropicali e subtropicali), precedentemente infettatasi pungendo un soggetto malato.
Dal ciclo del parassita risulta quindi chiaro che una valida prevenzione della malattia può essere ottenuta agendo a due livelli: con la lotta al vettore (bonifica delle zone paludose, uso di insetticidi) e con la cura dei soggetti malati, per ridurre il serbatoio dell’infezione.
In Italia la massiccia lotta ai vettori ha portato alla scomparsa quasi completa della malaria; tuttavia, in alcune zone del mondo sono ancora presenti le zanzare Anopheles, perciò l’arrivo di soggetti malati provenienti da quelle zone, così come i viaggi internazionali in genere, rappresentano un rischio di ripresa dell’infezione.Il quadro clinico.
I sintomi della malattia sono dovuti alla distruzione dei globuli rossi da parte del plasmodio, che si accresce a spese del globulo rosso e dà origine a 6-32 piccoli parassiti (merozoiti) che determinano la rottura della cellula (lisi).
La lisi dei globuli rossi, sincrona per tutte le cellule infettate, avviene ciclicamente, manifestandosi con una crisi febbrile.
La ciclicità degli episodi febbrili è diversa a seconda del plasmodio infettante: ogni 48 ore per Plasmodium vivax, responsabile della terzana benigna, e per Plasmodium ovale, che causa una variante, più leggera, della terzana benigna; ogni 72 ore per Plasmodium malariae, agente causale della quartana.
Plasmodium falciparum determina accessi febbrili più irregolari, generalmente più ravvicinati, ma genericamente ogni 48 ore (terzana maligna).
L’accesso febbrile si manifesta con brivido intenso, sensazione di freddo e rapido aumento della temperatura fino a 40 °C; dopo qualche ora la febbre si risolve bruscamente, con abbondante sudorazione.
Dopo alcuni cicli di emolisi insorge epato-splenomegalia, e nei casi gravi possono derivare complicazioni cardiache, renali e cerebrali.
Sono stati segnalati casi di malaria manifestatasi clinicamente a distanza di molti mesi dalla puntura della zanzara.Diagnosi e terapiaLa diagnosi, specialmente nei casi di importazione, è spesso difficile perché i sintomi possono non essere netti; fondamentale è l’esame microscopico dello striscio di sangue.
La terapia si effettua somministrando clorochina, che è efficace su quasi tutti i plasmodi, oppure chinino solfato o cloridrato.
In caso di ceppi clorochino-resistenti si usano invece pirimetamina e proguanil, oppure un’associazione di clorochina e pirimetamina, o ancora pirimetamina e sulfamidici ritardo.
Un altro problema è costituito dalle recidive degli attacchi malarici.
La malaria da Plasmodium falciparum (terzana maligna) guarisce entro due anni dall’infezione primitiva e la prevenzione delle recidive si fa ugualmente con clorochina oppure con pirimetamina e sulfamidici ritardo oppure con clorochina e pirimetamina.
La malaria da Plasmodium vivax (terzana benigna) dura al massimo 4 anni mentre quella da Plasmodium malariae (quartana) dà recidive per tempi molto più lunghi; la prevenzione delle recidive di entrambe si fa ancora con clorochina e primachina.
Per coloro che si recano nelle zone endemiche è vivamente raccomandata la chemioprofilassi con clorochina o pirimetamina, da iniziare prima del viaggio e continuare dopo il rientro, secondo tempi e modi prestabiliti (antimalarica, profilassi).
Altri termini medici
Dacriocistorinostomìa
Intervento chirurgico che si esegue per ristabilire il deflusso del liquido lacrimale dal sacco lacrimale alla cavità nasale....
Definizione completa
Ptosi
Spostamento verso il basso di un organo o di una struttura anatomica. Quando si tratta di visceri addominali, la ptosi...
Definizione completa
Amaurosi
Perdita transitoria o permanente della vista senza lesioni clinicamente apprezzabili dell’occhio; dipende da patologie che interessano il cervello, il nervo...
Definizione completa
Acetonuria
Escrezione urinaria in quantità superiore alla norma di corpi chetonici (vedi acetone; acetonemia)....
Definizione completa
Policìstica, Malattìa
O policistosi, malattia congenita caratterizzata dalla presenza di anomalie cistiche in organi come polmoni, fegato, pancreas, cervello, e più spesso...
Definizione completa
Intracellulare
Si dice di struttura, sostanza, processo fisiologico o patologico che interessa l’interno di una cellula....
Definizione completa
Iperlipemìa
Eccessivo contenuto di lipidi nel sangue, generalmente dovuto a fattori dietetici o ereditari (vedi iperlipoproteinemia)....
Definizione completa
Iperaldosteronismo
Condizione caratterizzata dalla eccessiva produzione di aldosterone. Nella forma primitiva, nota come sindrome di Conn, responsabile di tale iperproduzione è...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6506
giorni online
631082
