Ossigenoterapìa
Definizione medica del termine Ossigenoterapìa
Ultimi cercati: Anisometropìa - Càmera dell’occhio - Patogènesi - Percutànea, via - Polinevrite
Definizione di Ossigenoterapìa
Ossigenoterapìa
Indice:Precauzioniprocedimento terapeutico consistente nella somministrazione di ossigeno, generalmente miscelato con aria, in circostanze patologiche che impediscono la normale ossigenazione del sangue e dei tessuti.
Scopo dell’ossigenoterapìa è di aumentare la concentrazione dell’ossigeno, e quindi la sua tensione parziale negli alveoli polmonari, in modo da favorirne il passaggio dallo spazio alveolare al sangue.
Le indicazioni principali sono gli stati di ipossia (cioè di riduzione della pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso) dovuti a insufficienza respiratoria acuta o cronica per alterazioni dell’epitelio alveolare o della membrana alveolo-capillare (per esempio, polmoniti, esposizione ad agenti chimici asfissianti, BPCO, fibrosi polmonare), alterazioni della disponibilità dell’emoglobina per il trasporto dell’ossigeno (per esempio, avvelenamento da ossido di carbonio o da anilina), o, infine, a insufficienza circolatoria acuta, shock, scompenso cardiaco.
La somministrazione terapeutica dell’ossigeno viene effettuata con modalità diverse.
Comunemente si utilizzano cateteri nasali, inseriti attraverso le narici nel cavo nasofaringeo, e sostenuti da montature simili a quelle degli occhiali, da appoggiarsi alle orecchie, oppure maschere facciali corredate di un sistema di valvole che permettono l’allontanamento dell’anidride carbonica espirata e l’eventuale diluizione dell’ossigeno, o infine “tende a ossigeno”, cioè apparecchiature portatili fatte con materiale trasparente e leggero, che isolano il paziente dall’aria circostante.
Per la somministrazione di ossigeno ai neonati e ai prematuri si ricorre alle incubatrici, all’interno delle quali, oltre a mantenere una costante temperatura e una giusta umidità, è possibile arricchire d’ossigeno l’aria per soddisfare il fabbisogno del piccolo paziente.
Altre apparecchiature che consentono l’erogazione dell’ossigeno sono gli apparecchi da anestesia (per la respirazione artificiale) e i cosiddetti resuscitatori usati per soccorrere i pazienti in situazioni d’emergenza.PrecauzioniÈ necessario ricordare che l’ossigeno, come tutti gli altri farmaci, è potenzialmente tossico e possiede effetti secondari indesiderati.
In particolare è necessario che durante l’ossigenoterapìa siano sempre strettamente controllati alcuni parametri, come la pressione di erogazione, la concentrazione nella miscela inspirata (non oltre il 60%), la temperatura, l’umidificazione, la durata della somministrazione.
L’iperossia conseguente alla somministrazione terapeutica di ossigeno può causare effetti negativi sul sistema nervoso centrale (sonnolenza, stupore, ipereccitabilità), sulla respirazione (depressione respiratoria fino all’apnea, irritazione delle vie respiratorie), sul circolo (bradicardia e ipotensione), sull’organo della vista (in particolare nel neonato immaturo si possono avere casi di fibroplasia retrolenticolare), sui sistemi enzimatici (blocco degli stessi per inibizione degli enzimi respiratori con accumulo di prodotti tossici).
Indipendentemente dalla tecnica di somministrazione e dal tipo di ossigeno utilizzato (al domicilio si usa l’ossigeno gassoso per i trattamenti di breve durata e l’ossigeno liquido nei casi richiedenti un’ossigenoterapia a lungo termine) il gas inspirato va umidificato facendolo passare attraverso un sifone d’acqua.
Scopo dell’ossigenoterapìa è di aumentare la concentrazione dell’ossigeno, e quindi la sua tensione parziale negli alveoli polmonari, in modo da favorirne il passaggio dallo spazio alveolare al sangue.
Le indicazioni principali sono gli stati di ipossia (cioè di riduzione della pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso) dovuti a insufficienza respiratoria acuta o cronica per alterazioni dell’epitelio alveolare o della membrana alveolo-capillare (per esempio, polmoniti, esposizione ad agenti chimici asfissianti, BPCO, fibrosi polmonare), alterazioni della disponibilità dell’emoglobina per il trasporto dell’ossigeno (per esempio, avvelenamento da ossido di carbonio o da anilina), o, infine, a insufficienza circolatoria acuta, shock, scompenso cardiaco.
La somministrazione terapeutica dell’ossigeno viene effettuata con modalità diverse.
Comunemente si utilizzano cateteri nasali, inseriti attraverso le narici nel cavo nasofaringeo, e sostenuti da montature simili a quelle degli occhiali, da appoggiarsi alle orecchie, oppure maschere facciali corredate di un sistema di valvole che permettono l’allontanamento dell’anidride carbonica espirata e l’eventuale diluizione dell’ossigeno, o infine “tende a ossigeno”, cioè apparecchiature portatili fatte con materiale trasparente e leggero, che isolano il paziente dall’aria circostante.
Per la somministrazione di ossigeno ai neonati e ai prematuri si ricorre alle incubatrici, all’interno delle quali, oltre a mantenere una costante temperatura e una giusta umidità, è possibile arricchire d’ossigeno l’aria per soddisfare il fabbisogno del piccolo paziente.
Altre apparecchiature che consentono l’erogazione dell’ossigeno sono gli apparecchi da anestesia (per la respirazione artificiale) e i cosiddetti resuscitatori usati per soccorrere i pazienti in situazioni d’emergenza.PrecauzioniÈ necessario ricordare che l’ossigeno, come tutti gli altri farmaci, è potenzialmente tossico e possiede effetti secondari indesiderati.
In particolare è necessario che durante l’ossigenoterapìa siano sempre strettamente controllati alcuni parametri, come la pressione di erogazione, la concentrazione nella miscela inspirata (non oltre il 60%), la temperatura, l’umidificazione, la durata della somministrazione.
L’iperossia conseguente alla somministrazione terapeutica di ossigeno può causare effetti negativi sul sistema nervoso centrale (sonnolenza, stupore, ipereccitabilità), sulla respirazione (depressione respiratoria fino all’apnea, irritazione delle vie respiratorie), sul circolo (bradicardia e ipotensione), sull’organo della vista (in particolare nel neonato immaturo si possono avere casi di fibroplasia retrolenticolare), sui sistemi enzimatici (blocco degli stessi per inibizione degli enzimi respiratori con accumulo di prodotti tossici).
Indipendentemente dalla tecnica di somministrazione e dal tipo di ossigeno utilizzato (al domicilio si usa l’ossigeno gassoso per i trattamenti di breve durata e l’ossigeno liquido nei casi richiedenti un’ossigenoterapia a lungo termine) il gas inspirato va umidificato facendolo passare attraverso un sifone d’acqua.
Altri termini medici
Morbillovirus
Virus ad RNA, appartenente alla famiglia dei Paramixoviridae, che provoca il morbillo....
Definizione completa
Lobectomìa
Intervento chirurgico applicabile a organi a struttura lobare quali i polmoni, il cervello, la tiroide, il fegato; consiste nell’asportazione del...
Definizione completa
Dentizione
Fuoriuscita degli elementi dentari nella cavità orale; è la fase terminale dello sviluppo del germe dentario che si articola in:...
Definizione completa
Aneurisma
Dilatazione della parete di un’arteria: la localizzazione più importante è a carico dell’aorta (aneurismi aortici). Qui, a seconda della porzione...
Definizione completa
Fattore Reumatoide
Autoanticorpo che si forma nel corso dell'artrite reumatoide, di cui rappresenta il test diagnostico. Ha specificità diretta verso determinanti antigenici...
Definizione completa
Detartrasi
In odontoiatria, asportazione del tartaro formatosi sui denti; viene effettuata al disopra e al disotto della gengiva, con levigatura delle...
Definizione completa
Contumacia
Misura sanitaria di isolamento che prevede l’obbligo di permanere in ospedale o nella propria casa per un certo periodo, la...
Definizione completa
Ialinosi
(o degenerazione ialina), comparsa patologica di sostanza proteica, omogenea, d’aspetto vitreo, spiccatamente acidofila, nel tessuto connettivo, negli epiteli, negli elementi...
Definizione completa
Astenospermìa
Presenza di spermatozoi poco vitali nello sperma. Le cause sono le stesse dell’azoospermia....
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6374
giorni online
618278