Rapporti Sessuali
Definizione medica del termine Rapporti Sessuali
Ultimi cercati: Scissure epàtiche - Uretrocele - Eme - Barba - Surrenali, arterie
Definizione di Rapporti Sessuali
Rapporti Sessuali
Relazioni fisiche basate sullo scambio di piacere sessuale.
Sono influenzati dagli aspetti fisiologici e psicologici della persona, oltre che dai condizionamenti culturali dell’ambiente sociale.
Il punto di vista medico sui rapporti sessuali, prima strettamente biologico e classificatorio delle anomalie, è passato attraverso una valutazione psicologica per giungere poi a una comprensione più globale, che considera la funzione sessuale all’interno di una rete di altre funzioni fisiche e psicologiche e tenta di curarne i disturbi in un’ottica interdisciplinare.
Tale cambiamento culturale ha contribuito a una migliore conoscenza del proprio corpo e della sua sensibilità, permettendo il riconoscimento del carattere individuale del piacere, inteso come ricerca personale a espressione variabile e non codificabile rigidamente.
Rimane il rischio di costituire nuovi miti di buon funzionamento e “normalità” sessuale, soprattutto se si privilegiano gli aspetti di “efficienza” e “prestazione” a scapito di quelli di “gioco” e “comunicazione”.
I rapporti sessuali possono essere considerati come un tipo di linguaggio, una modalità di dialogo, le cui caratteristiche fondamentali sono reciprocità e accettazione: tutto ciò che contribuisce al benessere, al piacere e all’approfondimento della comunicazione delle persone coinvolte nel rapporto è da considerarsi positivo; tutto ciò che è accettato, desiderato e apprezzato dal partner diviene soddisfacente, al di là degli stereotipi culturali sul sesso “normale”.
Al contrario, ogni prevaricazione o forzatura, impedendo la reciprocità e lo scambio, conduce a una vita sessuale frustrante e finisce per impoverire la relazione nella sua globalità.
Poiché molti disturbi dei rapporti sessuali non sono su base organica, ma su base funzionale e psicologica, l’area di competenza medico-biologica è ridotta: comprende i più rari casi di malformazioni o malattie degli organi genitali, e soprattutto aspetti preventivi di malattie a trasmissione sessuale e consulenza contraccettiva: la possibilità di controllare la propria fertilità nei rapporti sessuali eterosessuali è oggi riconosciuta come importante presupposto per la serenità del rapporto stesso.
Riguardo ai rapporti sessuali alcune errate convinzioni vanno smentite: in gravidanza l’attività sessuale non è rischiosa e può continuare, eventualmente variando le modalità in funzione delle modificate caratteristiche corporee, soprattutto negli ultimi mesi; nelle donne dopo la menopausa non cessa l’interesse per i rapporti sessuali, o, se ciò avviene, è dovuto a inibizioni psicologiche e condizionamenti culturali: dal punto di vista fisiologico l’abbassamento del tasso estrogenico non si accompagna a diminuzione del tasso di testosterone (connesso con il desiderio sessuale), che anzi può aumentare.
Va pure abbandonato lo stereotipo di un fisiologico spegnimento dell’attività sessuale in età avanzata, che porta alla colpevolizzazione di desideri e comportamenti: anche in età senile i rapporti sessuali possono essere molto coinvolgenti e gratificanti; alla relativa diminuzione di funzionalità degli organi genitali si contrappongono infatti il perfezionamento e il rafforzamento della comunicazione, tramite la finezza e l’esperienza acquisite con il passare degli anni.
L’attività sessuale è un processo che dura tutta la vita: come tale, può essere soggetto a fasi alterne e variazioni delle modalità di espressione, senza per questo perdere il suo significato.
Sono influenzati dagli aspetti fisiologici e psicologici della persona, oltre che dai condizionamenti culturali dell’ambiente sociale.
Il punto di vista medico sui rapporti sessuali, prima strettamente biologico e classificatorio delle anomalie, è passato attraverso una valutazione psicologica per giungere poi a una comprensione più globale, che considera la funzione sessuale all’interno di una rete di altre funzioni fisiche e psicologiche e tenta di curarne i disturbi in un’ottica interdisciplinare.
Tale cambiamento culturale ha contribuito a una migliore conoscenza del proprio corpo e della sua sensibilità, permettendo il riconoscimento del carattere individuale del piacere, inteso come ricerca personale a espressione variabile e non codificabile rigidamente.
Rimane il rischio di costituire nuovi miti di buon funzionamento e “normalità” sessuale, soprattutto se si privilegiano gli aspetti di “efficienza” e “prestazione” a scapito di quelli di “gioco” e “comunicazione”.
I rapporti sessuali possono essere considerati come un tipo di linguaggio, una modalità di dialogo, le cui caratteristiche fondamentali sono reciprocità e accettazione: tutto ciò che contribuisce al benessere, al piacere e all’approfondimento della comunicazione delle persone coinvolte nel rapporto è da considerarsi positivo; tutto ciò che è accettato, desiderato e apprezzato dal partner diviene soddisfacente, al di là degli stereotipi culturali sul sesso “normale”.
Al contrario, ogni prevaricazione o forzatura, impedendo la reciprocità e lo scambio, conduce a una vita sessuale frustrante e finisce per impoverire la relazione nella sua globalità.
Poiché molti disturbi dei rapporti sessuali non sono su base organica, ma su base funzionale e psicologica, l’area di competenza medico-biologica è ridotta: comprende i più rari casi di malformazioni o malattie degli organi genitali, e soprattutto aspetti preventivi di malattie a trasmissione sessuale e consulenza contraccettiva: la possibilità di controllare la propria fertilità nei rapporti sessuali eterosessuali è oggi riconosciuta come importante presupposto per la serenità del rapporto stesso.
Riguardo ai rapporti sessuali alcune errate convinzioni vanno smentite: in gravidanza l’attività sessuale non è rischiosa e può continuare, eventualmente variando le modalità in funzione delle modificate caratteristiche corporee, soprattutto negli ultimi mesi; nelle donne dopo la menopausa non cessa l’interesse per i rapporti sessuali, o, se ciò avviene, è dovuto a inibizioni psicologiche e condizionamenti culturali: dal punto di vista fisiologico l’abbassamento del tasso estrogenico non si accompagna a diminuzione del tasso di testosterone (connesso con il desiderio sessuale), che anzi può aumentare.
Va pure abbandonato lo stereotipo di un fisiologico spegnimento dell’attività sessuale in età avanzata, che porta alla colpevolizzazione di desideri e comportamenti: anche in età senile i rapporti sessuali possono essere molto coinvolgenti e gratificanti; alla relativa diminuzione di funzionalità degli organi genitali si contrappongono infatti il perfezionamento e il rafforzamento della comunicazione, tramite la finezza e l’esperienza acquisite con il passare degli anni.
L’attività sessuale è un processo che dura tutta la vita: come tale, può essere soggetto a fasi alterne e variazioni delle modalità di espressione, senza per questo perdere il suo significato.
Altri termini medici
Exsanguinotrasfusione
(o trasfusione sostitutiva), metodo terapeutico che consiste nel prelevare ripetutamente piccole quantità di sangue dal ricevente e sostituirlo con quello...
Definizione completa
Lattante
Il bambino dalla nascita al divezzamento, che normalmente dovrebbe iniziare intorno al 6° mese di vita....
Definizione completa
Tossiemìa
Presenza nel sangue di elevate concentrazioni di sostanze tossiche di origine endogena, a causa della mancata escrezione da parte dell’apparato...
Definizione completa
Faringospasmo
Spasmo della muscolatura della faringe, che impedisce la deglutizione; spesso di natura psicogena, può manifestarsi per tutti gli alimenti, liquidi...
Definizione completa
Monozigote
Si dice di organismo che si sviluppa da un solo uovo fecondato (per esempio, gemelli monozigoti, detti anche monovulari)....
Definizione completa
Anticoagulanti
Farmaci che impediscono la coagulazione del sangue. I più importanti agiscono ostacolando l’azione della protrombina (eparina, eparinoidi); oppure interferendo con...
Definizione completa
Ano Artificiale
(o preternaturale), ano realizzato chirurgicamente per permettere l’eliminazione delle feci nei pazienti che, a causa di tumori, volvoli, infiammazioni croniche...
Definizione completa
Afachìa
Assenza del cristallino dell’occhio; può essere congenita o conseguente a traumi o interventi chirurgici. Il disturbo della vista caratteristico dell’afachìa...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6400
giorni online
620800