Scabbia
Definizione medica del termine Scabbia
Ultimi cercati: Surrene - Etosuccimide - Sertoli, cellule del - Allopurinolo - Triangolare, muscolo
Definizione di Scabbia
Scabbia
Malattia parassitaria della pelle dovuta all’acaro Sarcoptes scabiei; detta anche rogna.
La scabbia assume aspetti clinici diversi in rapporto all’estensione del processo morboso o all’eventuale sovrapposizione di complicazioni dovute al grattamento.
Il sintomo caratteristico è dato dal cunicolo scavato dall’acaro, che ha forma lineare o ad arco di cerchio, di uno o più millimetri di lunghezza, di colore bianco o roseo, simile alla cute vicina.
Accanto al cunicolo si possono osservare, specie nelle forme che durano da tempo, alcune vescichette perlacee a contenuto limpido e prive di alone infiammatorio.
Il contagio avviene attraverso la biancheria del letto oppure mediante il contatto diretto tra malato e sano.
Le sedi elettive sono: spazi interdigitali, lato flessorio dei gomiti, pilastro anteriore dell’ascella, areola mammaria, dorso del pene, scroto, glande; nei bambini, regioni glutee e piedi; capo e collo sono risparmiati.
L’eruzione scabbiosa è accompagnata da prurito, specie notturno, a volte intenso.
Le possibili complicazioni sono provocate da grattamento: vesciche da batteri piogeni, pustole impetiginoidi, eczemi ecc.
In mancanza di cure la malattia si cronicizza.
Una forma clinica particolare è costituita dalla scabbia norvegese, caratterizzata da ipercheratosi, croste ed eritrodermia estesa, con possibile localizzazione al capo e al collo.
La scabbia si cura con l’applicazione su tutta la superficie cutanea di farmaci antiacarici (permetrina, crotamitonum, benzoato di benzile), disinfestando biancheria, coperte, vestiti ecc.
Dopo 24-48 ore di appropriata terapia il paziente non è, abitualmente, più contagioso, anche se nel 50% dei casi il prurito potrà persistere più a lungo e richiedere il trattamento con antistaminici per via sistemica.
La scabbia assume aspetti clinici diversi in rapporto all’estensione del processo morboso o all’eventuale sovrapposizione di complicazioni dovute al grattamento.
Il sintomo caratteristico è dato dal cunicolo scavato dall’acaro, che ha forma lineare o ad arco di cerchio, di uno o più millimetri di lunghezza, di colore bianco o roseo, simile alla cute vicina.
Accanto al cunicolo si possono osservare, specie nelle forme che durano da tempo, alcune vescichette perlacee a contenuto limpido e prive di alone infiammatorio.
Il contagio avviene attraverso la biancheria del letto oppure mediante il contatto diretto tra malato e sano.
Le sedi elettive sono: spazi interdigitali, lato flessorio dei gomiti, pilastro anteriore dell’ascella, areola mammaria, dorso del pene, scroto, glande; nei bambini, regioni glutee e piedi; capo e collo sono risparmiati.
L’eruzione scabbiosa è accompagnata da prurito, specie notturno, a volte intenso.
Le possibili complicazioni sono provocate da grattamento: vesciche da batteri piogeni, pustole impetiginoidi, eczemi ecc.
In mancanza di cure la malattia si cronicizza.
Una forma clinica particolare è costituita dalla scabbia norvegese, caratterizzata da ipercheratosi, croste ed eritrodermia estesa, con possibile localizzazione al capo e al collo.
La scabbia si cura con l’applicazione su tutta la superficie cutanea di farmaci antiacarici (permetrina, crotamitonum, benzoato di benzile), disinfestando biancheria, coperte, vestiti ecc.
Dopo 24-48 ore di appropriata terapia il paziente non è, abitualmente, più contagioso, anche se nel 50% dei casi il prurito potrà persistere più a lungo e richiedere il trattamento con antistaminici per via sistemica.
Altri termini medici
Ciclo Mestruale
Processo periodico di cambiamenti che, durante il periodo fecondo della vita di una donna, interessano la mucosa dell’utero. È collegato...
Definizione completa
Infarto
Necrosi del tessuto che costituisce un organo per interruzione, sufficientemente prolungata, del flusso sanguigno arterioso che a esso è destinato...
Definizione completa
Neve Carbònica
Indice:denominazione dell’anidride carbonica allo stato solido. La sua bassa temperatura (–78.5 °C) viene sfruttata in medicina per causticazioni superficiali...
Definizione completa
Preanestètici
Farmaci somministrati a un paziente che deve essere sottoposto a intervento chirurgico in narcosi, prima dell’anestesia. Tali farmaci appartengono alla...
Definizione completa
Rorschach, Test Di
Test inventato intorno al 1920 da H. Rorschach e usato comunemente dagli psicologi per la diagnosi di alcune componenti di...
Definizione completa
Collo
Parte del corpo di forma troncoconica o cilindrica compresa tra il capo e il tronco. Il collo presenta sulla faccia...
Definizione completa
Lacrimale, Osso
Piccolo osso del cranio, situato nella parte mediale dell’orbita dell’occhio....
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6467
giorni online
627299
