Anàmnesi
Definizione medica del termine Anàmnesi
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Definizione di Anàmnesi
Anàmnesi
Raccolta dettagliata di tutte le notizie relative alla vita del paziente e della sua famiglia, alle malattie passate, alle modalità d’insorgenza e di decorso della malattia in atto.
Riveste una fondamentale importanza per orientare correttamente la diagnosi del medico.
Secondo le procedure classiche l’anàmnesi viene suddivisa in familiare, fisiologica, patologica remota, patologica prossima.
L’anàmnesi familiare ha lo scopo di raccogliere notizie sullo stato di salute e sulle cause di morte nella famiglia del paziente: nonni e genitori (ascendenti), zii, fratelli, cugini (collaterali), figli, nipoti (discendenti).
L’anàmnesi familiare costituisce la prima chiave per diagnosticare malattie ereditarie e permette altresì di avviare un programma di sorveglianza per i soggetti a rischio di sviluppare determinate malattie a carattere familiare (per esempio, diabete, alcuni tumori).
L’anàmnesi fisiologica comprende informazioni sulle principali funzioni fisiologiche dalla nascita al momento della visita (parto, allattamento, primo sviluppo psicofisico, pubertà, attuali condizioni delle funzioni intestinali e urinarie, appetito, cicli mestruali, aspetti passati e presenti della vita di relazione come l'espletamento del servizio di leva ecc.).
L’anàmnesi patologica remota indaga sulle malattie sofferte: nel novero delle informazioni vanno inserite anche quelle relative a interventi chirurgici, incidenti, allergie ecc.
L’anàmnesi patologica prossima si concentra sui motivi che hanno condotto il paziente al consulto del medico (come e quando si sono manifestati i disturbi, caratteristiche della sintomatologia ecc.).
La raccolta dell’anàmnesi rappresenta un momento ineliminabile nella pratica medica, che integra il ricorso a tecniche diagnostiche e a esami di laboratorio sempre più sofisticati: un’anàmnesi accurata non solo serve a indirizzare e a rendere più efficace l’uso degli strumenti diagnostici tecnici, ma soprattutto costituisce il primo importante e delicato momento di incontro fra il paziente e il suo medico.
Riveste una fondamentale importanza per orientare correttamente la diagnosi del medico.
Secondo le procedure classiche l’anàmnesi viene suddivisa in familiare, fisiologica, patologica remota, patologica prossima.
L’anàmnesi familiare ha lo scopo di raccogliere notizie sullo stato di salute e sulle cause di morte nella famiglia del paziente: nonni e genitori (ascendenti), zii, fratelli, cugini (collaterali), figli, nipoti (discendenti).
L’anàmnesi familiare costituisce la prima chiave per diagnosticare malattie ereditarie e permette altresì di avviare un programma di sorveglianza per i soggetti a rischio di sviluppare determinate malattie a carattere familiare (per esempio, diabete, alcuni tumori).
L’anàmnesi fisiologica comprende informazioni sulle principali funzioni fisiologiche dalla nascita al momento della visita (parto, allattamento, primo sviluppo psicofisico, pubertà, attuali condizioni delle funzioni intestinali e urinarie, appetito, cicli mestruali, aspetti passati e presenti della vita di relazione come l'espletamento del servizio di leva ecc.).
L’anàmnesi patologica remota indaga sulle malattie sofferte: nel novero delle informazioni vanno inserite anche quelle relative a interventi chirurgici, incidenti, allergie ecc.
L’anàmnesi patologica prossima si concentra sui motivi che hanno condotto il paziente al consulto del medico (come e quando si sono manifestati i disturbi, caratteristiche della sintomatologia ecc.).
La raccolta dell’anàmnesi rappresenta un momento ineliminabile nella pratica medica, che integra il ricorso a tecniche diagnostiche e a esami di laboratorio sempre più sofisticati: un’anàmnesi accurata non solo serve a indirizzare e a rendere più efficace l’uso degli strumenti diagnostici tecnici, ma soprattutto costituisce il primo importante e delicato momento di incontro fra il paziente e il suo medico.
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