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Cellulite

Definizione medica del termine Cellulite

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Definizione di Cellulite

Cellulite

Indice:Terapiacondizione del tessuto sottocutaneo, tipica del sesso femminile, in cui si ha un’ipertrofia, spesso a sviluppo nodulare, dei componenti connettivi e adiposi.
Tale condizione si localizza prevalentemente ai fianchi, alle natiche, alle cosce.
L’inizio della cellulite è determinato dalle alterazioni degli scambi tra i piccoli vasi venosi e i tessuti, con un enorme aumento della permeabilità delle pareti dei capillari, che determinano una eccessiva fuoriuscita di plasma e quindi un edema interstiziale sottocutaneo.
Si crea così una situazione di squilibrio tra la quantità di siero trasudato dai vasi nel tessuto sottocutaneo e la capacità di smaltimento da parte del sistema linfatico.
Alla condizione di edema il connettivo circostante risponde con una trasformazione fibrosclerotica e un ingrossamento delle cellule adipose.
La cellulite si manifesta dopo la pubertà e ha un andamento evolutivo.
All’inizio della formazione, la cute assume un colore cianotico, violaceo, quasi livido, in seguito compaiono aumento della pastosità e aspetto a buccia d’arancia.
A questo stadio sono frequenti i disturbi dovuti alla stasi venosa, cioè senso di gonfiore e stanchezza alle gambe.
La formazione della cellulite è determinata da numerosi fattori causali: il più importante di essi è la predisposizione ereditaria genetico-costituzionale, che agisce su disfunzioni di natura ormonale, in particolare sul sistema di controllo e regolazione della secrezione ormonale femminile, con associate situazioni di malfunzionamento della tiroide, delle ghiandole surrenali e del pancreas.
Fattori favorenti o aggravanti lo stato cellulitico sono l’alimentazione (eccesso di grassi e zuccheri); il cattivo funzionamento del fegato (con difettoso metabolismo dei grassi); la stitichezza; i disturbi circolatori come le varici agli arti inferiori e la stasi venosa-linfatica; l’eccessiva sedentarietà.TerapiaLa terapia della cellulite, attualmente esclusivamente sintomatica, ha come punto cardine la mesoterapia effettuata con ago singolo o con piastre a più aghi di dimensioni molto piccole, tali da poter iniettare nel sottocute sostanze attive sulla circolazione, drenanti i liquidi e stimolanti il ricambio degli adipociti.
Utile è anche il drenaggio linfatico, effettuato con massaggio delicato di mani esperte.
Per certe forme può essere efficace la liposuzione, consistente nell’aspirazione, attraverso un aspiratore a cannula, di blocchi di tessuto adiposo dal sottocute.Oltre alle indicazioni di carattere più strettamente dietetico (ad esempio, diminuzione dell’apporto di sale, responsabile della ritenzione idrica, aumento dell’assunzione di potassio con la frutta e le verdure), gli esperti in terapie naturali consigliano prodotti ad azione diuretica e/o in grado di favorire la circolazione venosa.
Tra le sostanze naturali più efficaci del primo gruppo vanno segnalati il tarassaco (diuretico), la linfa di betulla (depurativa e diuretica), la spirea.
Per proteggere i vasi e decongestionare il circolo venoso si ricorre invece a pilosella, ginkgo biloba, ippocastano, centella asiatica, mirtillo e pungitopo (potente flebotonico e antiedemigeno).Il trattamento degli accumuli adiposi può essere condotto anche con estratti di edera (Hedera helix) associati ad altri fitocomplessi.
La crema da massaggio all’edera, così come le altre creme anticellulite, è più efficace nei casi di cellulite edematosa di recente formazione.
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