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Incompatibilità Verso I Fàrmaci

Definizione medica del termine Incompatibilità Verso I Fàrmaci

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Definizione di Incompatibilità Verso I Fàrmaci

Incompatibilità Verso I Fàrmaci

Condizione legata allo stato del paziente o alla natura dei farmaci, per cui la somministrazione di questi, invece di determinare gli attesi effetti benefici, può dar luogo ad azioni tossiche o indesiderate (per esempio, farmaci ad azione congestionante sull’utero sono incompatibili con lo stato di gravidanza).
Incompatibilità di somministrazione si hanno quando la preparazione farmaceutica è inadatta per la via di somministrazione prescelta: per esempio, farmaci oleosi, comunque insolubili in acqua, non devono essere somministrati per via endovenosa; le soluzioni alcoliche non vanno somministrate per via sottocutanea (provocano irritazione), né le soluzioni non sterili per via parenterale (provocano infezione) ecc.
Si possono poi avere delle incompatibilità legate a deficit enzimatici come quello per cui soggetti con carenza di glucosio-6-fosfatodeidrogenasi possono andare incontro a crisi di anemia emolitica acuta in seguito alla assunzione di primaquina.
L’incompatibilità tra diversi farmaci è un capitolo dell’interferenza farmacologica e si determina quando si somministrano insieme due o più farmaci che agiscono nell’organismo in maniera opposta; per esempio, associazione di eccitanti con inibenti.
Tra i farmaci possono esistere anche incompatibilità chimiche, per l’eventualità che la loro associazione o la loro miscela con sostanze solventi o eccipienti produca una reazione che dia luogo a composti inattivi o tossici (vedi anche interazione tra farmaci).
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