Pesce
Definizione medica del termine Pesce
Ultimi cercati: Mielogramma - Vaginale, membrana - Cateratta - Pollachiuria - Tolleranza immunitaria
Definizione di Pesce
Pesce
Alimento ricco di proteine e di acidi grassi insaturi e polinsaturi, alcuni dei quali sono essenziali (per esempio, acido linoleico).
I pesci si possono suddividere in base alla loro provenienza (di acqua dolce e di mare) o in base al loro contenuto di grasso: i pesci magri (sogliola, orata, merluzzo, nasello) contengono meno del 3% di lipidi, quelli semigrassi (trota, sardina, alice) tra il 3 e l’8%, mentre quelli grassi (sgombro, salmone, anguilla, tonno, aringa) più dell’8%.
Pur con questa variabilità, il contenuto di lipidi non supera mai quello di una quantità equivalente di carne bovina.
I pesci hanno un contenuto di proteine del 15-20%, tutte ad alto valore biologico, cioè ricche di aminoacidi essenziali per l’organismo.
I carboidrati sono invece presenti in quantità trascurabili (inferiori all’1,5%).
Dal punto di vista nutrizionale i pesci hanno, a parità di peso, un valore nutritivo più elevato e un valore energetico in genere inferiore rispetto alle carni.
Altri pregi che il pesce può vantare nei confronti della carne sono il contenuto più ricco di sali minerali (eccetto quelli di ferro) e di vitamine: vi abbondano il calcio, lo iodio, il fosforo, le vitamine del gruppo B, la A, la D, e la E.
La buona digeribilità, intesa come minore tempo di permanenza nello stomaco, dipende dalla presenza di una percentuale inferiore di lipidi.
Per tutti questi motivi sarebbe consigliabile un maggior consumo di pesce nella nostra alimentazione.
Un consiglio utile è quello di cucinare presto il pesce fresco o appena scongelato, perché la presenza di acidi grassi insaturi lo rende facilmente alterabile dall’ossigeno e dalla luce, conferendo odori e sapori sgradevoli.
Il cosiddetto pesce azzurro (sgombri, sarde, alici), il più rappresentato nel Mare Mediterraneo, è particolarmente ricco di grassi insaturi che migliorano il rapporto tra colesterolo HDL e LDL.
I pesci si possono suddividere in base alla loro provenienza (di acqua dolce e di mare) o in base al loro contenuto di grasso: i pesci magri (sogliola, orata, merluzzo, nasello) contengono meno del 3% di lipidi, quelli semigrassi (trota, sardina, alice) tra il 3 e l’8%, mentre quelli grassi (sgombro, salmone, anguilla, tonno, aringa) più dell’8%.
Pur con questa variabilità, il contenuto di lipidi non supera mai quello di una quantità equivalente di carne bovina.
I pesci hanno un contenuto di proteine del 15-20%, tutte ad alto valore biologico, cioè ricche di aminoacidi essenziali per l’organismo.
I carboidrati sono invece presenti in quantità trascurabili (inferiori all’1,5%).
Dal punto di vista nutrizionale i pesci hanno, a parità di peso, un valore nutritivo più elevato e un valore energetico in genere inferiore rispetto alle carni.
Altri pregi che il pesce può vantare nei confronti della carne sono il contenuto più ricco di sali minerali (eccetto quelli di ferro) e di vitamine: vi abbondano il calcio, lo iodio, il fosforo, le vitamine del gruppo B, la A, la D, e la E.
La buona digeribilità, intesa come minore tempo di permanenza nello stomaco, dipende dalla presenza di una percentuale inferiore di lipidi.
Per tutti questi motivi sarebbe consigliabile un maggior consumo di pesce nella nostra alimentazione.
Un consiglio utile è quello di cucinare presto il pesce fresco o appena scongelato, perché la presenza di acidi grassi insaturi lo rende facilmente alterabile dall’ossigeno e dalla luce, conferendo odori e sapori sgradevoli.
Il cosiddetto pesce azzurro (sgombri, sarde, alici), il più rappresentato nel Mare Mediterraneo, è particolarmente ricco di grassi insaturi che migliorano il rapporto tra colesterolo HDL e LDL.
Altri termini medici
Fenilchetonuria
(o oligofrenia fenilpiruvica), oggi più precisamente indicata come iperfenilalaninemia di tipo I, è una malattia metabolica ereditaria (vedi iperfenilalaninemie) dovuta...
Definizione completa
Iperaldosteronismo
Condizione caratterizzata dalla eccessiva produzione di aldosterone. Nella forma primitiva, nota come sindrome di Conn, responsabile di tale iperproduzione è...
Definizione completa
Lipemìa
(o lipidemia), valore che esprime la concentrazione dei lipidi presenti nel sangue....
Definizione completa
Meiopragìa
Condizione di ridotta funzione di un organo o apparato per cause patologiche congenite o acquisite....
Definizione completa
Tronco Encefàlico
(o tronco cerebrale), parte dell’encefalo, stretta e allungata, comprendente mesencefalo, ponte di Varolio e bulbo spinale; è in parte nella...
Definizione completa
Cartella Clìnica
Fascicolo (cartaceo o elettronico) nel quale vengono registrati e raccolti tutti i risultati dell’anamnesi e dei vari esami obiettivi (strumentali...
Definizione completa
Atelettasìa
Riduzione del contenuto d’aria nel polmone. Le cause possono essere: ostruzione bronchiale di origine tumorale o da compressione esterna di...
Definizione completa
Oxacillina
Farmaco antibiotico con lo stesso spettro d’azione della penicillina, ma con minore attività. Impiegato nelle infezioni da stafilococchi penicillasi-produttori, in...
Definizione completa
Letto
In anatomia, depressione e solco in un viscere o altra formazione anatomica: per esempio, letto del pelo, tratto del cilindro...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6503
giorni online
630791
