Tularemìa
Definizione medica del termine Tularemìa
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Definizione di Tularemìa
Tularemìa
Malattia infettiva causata dal batterio Francisella (Pasteurella) tularensis, che infetta molti animali selvatici e domestici, e viene trasmessa all’uomo per via diretta o tramite un insetto vettore.
La malattia è diffusa nei paesi occidentali soprattutto tra escursionisti, cacciatori e lavoratori a contatto con animali selvatici.
Il batterio, penetrato attraverso la cute, si moltiplica localmente e dà origine a una papula: da questa i batteri si diffondono ai linfonodi e a tutto l’organismo, provocando lesioni granulomatose.
Il contagio per via aerea può dare origine a una polmonite.
In tutte le forme può essere presente un esantema cutaneo maculo-papulare.
La diagnosi di certezza viene formulata con test sierologici.
Se non curata adeguatamente (streptomicina, gentamicina o altri antibiotici), la tularemìa può durare mesi e ha mortalità elevata.
La prevenzione si attua prevalentemente mediante protezione con guanti e mascherine, e vaccinazione dei soggetti a rischio professionale.
La malattia è diffusa nei paesi occidentali soprattutto tra escursionisti, cacciatori e lavoratori a contatto con animali selvatici.
Il batterio, penetrato attraverso la cute, si moltiplica localmente e dà origine a una papula: da questa i batteri si diffondono ai linfonodi e a tutto l’organismo, provocando lesioni granulomatose.
Il contagio per via aerea può dare origine a una polmonite.
In tutte le forme può essere presente un esantema cutaneo maculo-papulare.
La diagnosi di certezza viene formulata con test sierologici.
Se non curata adeguatamente (streptomicina, gentamicina o altri antibiotici), la tularemìa può durare mesi e ha mortalità elevata.
La prevenzione si attua prevalentemente mediante protezione con guanti e mascherine, e vaccinazione dei soggetti a rischio professionale.
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