Caricamento...

Vaiolo

Definizione medica del termine Vaiolo

Ultimi cercati: Condiloartrosi - Intercrurale - Polimerasi, PCR - Microcitosi - DPT

Definizione di Vaiolo

Vaiolo

Malattia infettiva altamente contagiosa, causata da un virus della famiglia dei Poxvirus, che si diffonde per inalazione delle goccioline di saliva infetta disperse nell’aria.
Nel 1980, dopo decenni di campagna vaccinale capillare, la malattia è stata dichiarata eradicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’obbligatorietà della vaccinazione, una volta vigente nella maggior parte degli stati del mondo, è stata abolita.
Non si pratica più neanche nei paesi in via di sviluppo, dato che il rischio di complicazioni che ne derivano è superiore a quello di contrarre la malattia.
Fra le diverse varietà di vaiolo, la più grave e letale è quella emorragica (vaiolo nero).
Una forma attenuata di vaiolo può essere trasmessa dai bovini all’uomo attraverso la mungitura ma, solitamente, rimane confinata alle mani (noduli dei mungitori).
Il vaiolo maior, la forma un tempo più diffusa e grave, ha un periodo di incubazione di 10-14 giorni.
I prodromi della malattia si manifestano con un aumento improvviso della febbre accompagnato da malessere grave, congiuntivite, faringite, bronchite, dolori toracici, torpore psichico, esantemi fugaci.
Dal 3°-4° giorno ha inizio il periodo eruttivo in cui i virus compaiono nella cute (inclusioni cellulari di Guarnieri) e i sintomi generali di malessere si attenuano, poi compaiono eruzioni maculo-papulose in successione regolare dal capo alle piante dei piedi.
Dal 6° giorno al centro delle eruzioni compaiono piccole vescicole che si ingrandiscono fino a formare un grappolo con ombelicatura centrale.
In seguito riprendono i sintomi di grave sofferenza generale e compaiono quelli della fase pustolosa e suppurativa (8°-13° giorno).
Dal 12° giorno si ha essiccamento delle pustole con formazione di croste ed escare e miglioramento delle condizioni generali.
Nel periodo di convalescenza (fino a sei settimane) si ha la caduta delle croste, con prurito fastidioso e la formazione delle caratteristiche cicatrici, spesso retratte.
La terapia è sintomatica e può essere associata alla somministrazione, nei primi giorni di malattia, di immunoglobuline.
La denuncia della malattia è ovviamente obbligatoria.
La profilassi si attua mediante l’isolamento del malato, la disinfezione di stanza, abiti, oggetti di suo uso personale e la vaccinazione e l’isolamento di quanti hanno avuto contatto col malato.
1.003     0

Altri termini medici

Metaplasìa

Trasformazione di un tessuto già differenziato in un altro simile per origine embriologica (per esempio, modificazione di un epitelio cilindrico...
Definizione completa

Miringoplàstica

Intervento chirurgico di asportazione della cute del meato acustico esterno e dello strato epiteliale del timpano, mediante il quale si...
Definizione completa

Deodorante

Preparato impiegato per prevenire o eliminare i cattivi odori dovuti alla macerazione cutanea e alla decomposizione, per opera di batteri...
Definizione completa

Fallo

Sinonimo di pene....
Definizione completa

Cromatòfori

Cellule dell’iride dell’occhio, contenenti i granuli di pigmento che ne determinano il colore....
Definizione completa

Broncolavaggio

Vedi lavaggio broncoalveolare o BAL....
Definizione completa

Rifamicina SV

Farmaco antibiotico molto simile, per spettro d’azione e indicazioni, alla rifampicina; è però meno attivo e scarsamente assorbito per via...
Definizione completa

Funzionale

Si dice di ogni disturbo relativo a funzioni somatiche o comportamentali del quale non si individuano basi organiche e che...
Definizione completa

Esògeno

Si dice di ciò che proviene dall’esterno, che è dovuto a cause esterne....
Definizione completa

Diamo i numeri

Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.

7650

termini medici

6478

giorni online

628366

utenti