Epistassi
Definizione medica del termine Epistassi
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Definizione di Epistassi
Epistassi
Emorragia arteriosa nasale, che può verificarsi senza causa apparente (epistassi essenziale) o come sintomo di un’affezione locale o generale (epistassi secondaria).
A volte assume valore parafisiologico, come nel caso dell’epistassi vicariante o premestruale nelle giovani.
Le cause locali che determinano epistassi sono: traumi, corpi estranei, varici, polipi, neoplasie, riniti acute, rinopatie granulomatose, fenomeni vasomotori nasali e fenomeni di congestione passiva nasale.
Le malattie sistemiche che possono causare epistassi sono: ipertensione arteriosa, cardiopatie congenite e acquisite, malattie del ricambio o epatobiliari, infezioni virali o batteriche, malattie renali, deficienze vitaminiche, emopatie, varici, pazienti emodializzati, disfunzioni endocrine e barotraumatismo.
Essenziale, sia dal punto di vista diagnostico che da quello terapeutico, è stabilire se si tratti di un sanguinamento proveniente dalle fosse nasali anteriori (90%) o posteriori (10%).
Nel primo caso: se non si riesce a individuare il punto emorragico, si procede a un tamponamento anteriore con garze imbevute di vaselina che vanno rimosse dopo 48 ore; se si individua l'arteriola coinvolta, la si può causticare, in tal modo arrestando l'emorragia.
Il sanguinamento posteriore è un evento più drammatico, che richiede trattamento specialistico con sondini a tipo Sengstaken-Blakemore e terapia antibiotica.
Terapia causale delle eventuali malattie di base.
A volte assume valore parafisiologico, come nel caso dell’epistassi vicariante o premestruale nelle giovani.
Le cause locali che determinano epistassi sono: traumi, corpi estranei, varici, polipi, neoplasie, riniti acute, rinopatie granulomatose, fenomeni vasomotori nasali e fenomeni di congestione passiva nasale.
Le malattie sistemiche che possono causare epistassi sono: ipertensione arteriosa, cardiopatie congenite e acquisite, malattie del ricambio o epatobiliari, infezioni virali o batteriche, malattie renali, deficienze vitaminiche, emopatie, varici, pazienti emodializzati, disfunzioni endocrine e barotraumatismo.
Essenziale, sia dal punto di vista diagnostico che da quello terapeutico, è stabilire se si tratti di un sanguinamento proveniente dalle fosse nasali anteriori (90%) o posteriori (10%).
Nel primo caso: se non si riesce a individuare il punto emorragico, si procede a un tamponamento anteriore con garze imbevute di vaselina che vanno rimosse dopo 48 ore; se si individua l'arteriola coinvolta, la si può causticare, in tal modo arrestando l'emorragia.
Il sanguinamento posteriore è un evento più drammatico, che richiede trattamento specialistico con sondini a tipo Sengstaken-Blakemore e terapia antibiotica.
Terapia causale delle eventuali malattie di base.
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