Ateroma
Definizione medica del termine Ateroma
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Definizione di Ateroma
Ateroma
Principale manifestazione dell’aterosclerosi.
Consiste in una placca di materiale lipidico (colesterolo, fosfolipidi, grassi neutri), proteico e fibroso, dovuta a un processo progressivo di degenerazione dell’intima arteriosa.
Quando predomina il contenuto in lipidi, l’ateroma si presenta di colore giallastro, non rilevato; in seguito alla proliferazione dell’intima, aumenta di consistenza, di grandezza e diventa di colore biancastro; in uno stadio più avanzato si hanno fenomeni di lipolisi e di necrosi centrale.
In altri casi, alla superficie dell’ateroma si deposita fibrina, facilitando così la formazione di trombi obliteranti.
L’ateroma può anche calcificare e diventare così visibile radiologicamente.
Le conseguenze della formazione di ateroma sono: la riduzione del flusso sanguigno a valle, per restringimento del vaso e perdita dell’elasticità parietale; la trombosi, che provoca un arresto brusco del torrente circolatorio, con conseguente necrosi dell’arto (gangrena), dell’organo (infarto) o del cervello (rammollimento); la rottura del vaso interessato, che se parziale darà luogo ad aneurisma dissecante, se totale provocherà una emorragia.
Consiste in una placca di materiale lipidico (colesterolo, fosfolipidi, grassi neutri), proteico e fibroso, dovuta a un processo progressivo di degenerazione dell’intima arteriosa.
Quando predomina il contenuto in lipidi, l’ateroma si presenta di colore giallastro, non rilevato; in seguito alla proliferazione dell’intima, aumenta di consistenza, di grandezza e diventa di colore biancastro; in uno stadio più avanzato si hanno fenomeni di lipolisi e di necrosi centrale.
In altri casi, alla superficie dell’ateroma si deposita fibrina, facilitando così la formazione di trombi obliteranti.
L’ateroma può anche calcificare e diventare così visibile radiologicamente.
Le conseguenze della formazione di ateroma sono: la riduzione del flusso sanguigno a valle, per restringimento del vaso e perdita dell’elasticità parietale; la trombosi, che provoca un arresto brusco del torrente circolatorio, con conseguente necrosi dell’arto (gangrena), dell’organo (infarto) o del cervello (rammollimento); la rottura del vaso interessato, che se parziale darà luogo ad aneurisma dissecante, se totale provocherà una emorragia.
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