Minzione
Definizione medica del termine Minzione
Ultimi cercati: EDTA - Nodo - Microcitemìa - Immunodeficienza acquisita, sindrome da - ùtero, tumori dell’
Definizione di Minzione
Minzione
Atto fisiologico che determina l’espulsione all’esterno dell’urina raccolta nella vescica.
Lo svuotamento della vescica è dovuto alla contrazione del muscolo detrusore (che si trova all’interno della vescica), in concomitanza con il rilasciamento dello sfintere del trigono (o sfintere interno) e dello sfintere urogenitale (o sfintere esterno).
La minzione è essenzialmente un atto riflesso, in cui lo stimolo scatenante è rappresentato dall’eccessiva espansione della vescica, in seguito al progressivo accumulo di urina al suo interno.
In condizioni normali, la muscolatura della parete vescicale si contrae quando la pressione interna raggiunge un valore limite, corrispondente a un volume urinario di circa 400 ml: in tali circostanze la minzione può essere volontariamente impedita dall’intervento cosciente (impulsi che partono dalla corteccia cerebrale, tramite il nervo pudendo esterno raggiungono lo sfintere urogenitale e ne determinano la contrazione).
Grazie a questo meccanismo è possibile trattenere l’urina in vescica fino a volumi di 700-800 ml, al di sopra dei quali il riflesso della minzione diventa insopprimibile e lo svuotamento avviene automaticamente, senza possibilità di controllo volontario.
Il controllo corticale della minzione richiede un’adeguata maturazione del sistema nervoso: nei lattanti, infatti, la minzione è un atto involontario e incosciente, che si verifica con un meccanismo esclusivamente riflesso; il controllo volontario degli sfinteri vescicali inizia in media all’età di 30 mesi.
Lo svuotamento della vescica è dovuto alla contrazione del muscolo detrusore (che si trova all’interno della vescica), in concomitanza con il rilasciamento dello sfintere del trigono (o sfintere interno) e dello sfintere urogenitale (o sfintere esterno).
La minzione è essenzialmente un atto riflesso, in cui lo stimolo scatenante è rappresentato dall’eccessiva espansione della vescica, in seguito al progressivo accumulo di urina al suo interno.
In condizioni normali, la muscolatura della parete vescicale si contrae quando la pressione interna raggiunge un valore limite, corrispondente a un volume urinario di circa 400 ml: in tali circostanze la minzione può essere volontariamente impedita dall’intervento cosciente (impulsi che partono dalla corteccia cerebrale, tramite il nervo pudendo esterno raggiungono lo sfintere urogenitale e ne determinano la contrazione).
Grazie a questo meccanismo è possibile trattenere l’urina in vescica fino a volumi di 700-800 ml, al di sopra dei quali il riflesso della minzione diventa insopprimibile e lo svuotamento avviene automaticamente, senza possibilità di controllo volontario.
Il controllo corticale della minzione richiede un’adeguata maturazione del sistema nervoso: nei lattanti, infatti, la minzione è un atto involontario e incosciente, che si verifica con un meccanismo esclusivamente riflesso; il controllo volontario degli sfinteri vescicali inizia in media all’età di 30 mesi.
Altri termini medici
Alimentazione
Indice:Fabbisogni alimentari:Le funzioni degli alimentiIl metabolismo alimentareLa corretta alimentazionefunzione fisiologica mediante la quale vengono assunti gli alimenti solidi e liquidi...
Definizione completa
Sjörgren, Sìndrome Di
Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da riduzione della secrezione lacrimale (xeroftalmia) e salivare (xerostomia). Di solito è associata all’artrite reumatoide, anche...
Definizione completa
Ascaridiosi
Infestazione da parte del verme Ascaris lumbricoides, che si stabilisce nell’intestino tenue; generalmente i vermi sono presenti in numero limitato...
Definizione completa
Maggiorana
(Origanum majorana, famiglia Labiate), erba aromatica, di cui si usano in terapia le sommità fiorite, che contengono un olio essenziale...
Definizione completa
Cocchi
Batteri di forma approssimativamente sferica, quasi mai staccati gli uni dagli altri. Si presentano appaiati (diplococchi), formanti catenelle (streptococchi) o...
Definizione completa
Ràgade
Ulcerazione lineare della cute, senza perdita di sostanza, con interessamento dell’epidermide e del derma superficiale, dolorosa. Fattore di primaria importanza...
Definizione completa
Tisiologia
Ramo della medicina che si occupa della malattia tubercolare e ne studia le diverse manifestazioni, soprattutto quelle che interessano l’apparato...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6478
giorni online
628366
