Caricamento...

Mononucleosi

Definizione medica del termine Mononucleosi

Ultimi cercati: Epidemiologia - Iperforìa - Micete - Nefrotomìa - Quadrantopsìa

Definizione di Mononucleosi

Mononucleosi

Malattia infettiva causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli Herpes virus.
L’infezione è molto diffusa, ma spesso decorre in maniera del tutto asintomatica: in Italia a 16-18 anni il 65-70% della popolazione ha superato la malattia, nel 5% dei casi in maniera sintomatica.
Il contagio può essere diretto, mediante ingestione di particelle di saliva emesse da una persona infetta, oppure indiretto, attraverso il contatto con oggetti contaminati.
L’incubazione dura mediamente 30-50 giorni, ma la malattia è già infettiva al termine della fase di incubazione.
Inizialmente si manifestano malessere generale (che durerà anche per 3-4 settimane), mialgie, brividi e cefalea; a essi seguono ben presto: faringite (per circa 7-10 giorni), febbre (per 7-14 giorni), linfoadenomegalia (i linfonodi cervicali posteriori e quelli occipitali sono i più frequentemente coinvolti; seguono i linfonodi laterocervicali, ascellari, sottomascellari, inguinali ed epitrocleari), epatomegalia (aumentano i valori ematici delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e della lattico-deidrogenasi) e splenomegalia (da tenere sotto costante controllo perché in alcuni circostanze è possibile addirittura la rottura della milza: sia spontanea, sia provocata da imprudenti manovre palpatorie).
Tra le altre complicanze, si segnalano quelle a carico del sistema nervoso, con possibili encefaliti, meningiti, poliradicolonevriti (sindrome di Guillain-Barré) e paralisi del facciale; possibile anche il coinvolgimento di cuore e polmoni o lo sviluppo di anemia emolitica e piastrinopenia.
La clinica e la conta dei globuli bianchi all'esame emocromocitometrico sono i primi passi diagnostici, ma la diagnosi di certezza è ottenuta con test sierologici (monotest e reazione di Paul-Bunnell) e con lo studio microscopico dello striscio di sangue (che evidenzia la presenza di linfociti 'atipici').
È inoltre possibile dimostrare la presenza di anticorpi specifici diretti contro l'EBV.
La terapia è solo sintomatica e prevede, nei casi più impegnati, la somministrazione di cortisonici per pochi giorni, al fine di alleviare l'edema faringotonsillare e favorire la respirazione.
Va osservato un adeguato periodo di riposo a letto, soprattutto per evitare incidenti che possano provocare la rottura della milza.
Analgesici e antipiretici si possono utilizzare per controllare dolori e febbre, ma va evitata l'assunzione di acido acetilsalicilico per il rischio di sindrome di Reye e per la possibile presenza di piastrinopenia.
Nel 20% circa dei casi vi è associata una tonsillite da streptococco beta-emolitico, che va trattata con antibiotici diversi dalla penicillina, che spesso causa una reazione eritematosa se somministrata in corso di mononucleosi.
Dopo la guarigione, l'EBV rimane latente nel tessuto linfoghiandolare e può riattivarsi dando luogo alla 'sindrome della fatica cronica', uno stato di debilitazione che può prolungarsi per mesi.
L'infezione persistente da EBV è stato chiamato in causa nell'insorgenza del linfoma di Burkitt e di altre malattie tumorali.
1.135     0

Altri termini medici

Detergente

Prodotto cosmetico destinato alla pulizia della pelle. Generalmente contiene sostanze tensioattive in grado di legarsi all’acqua e al grasso, o...
Definizione completa

PES

Sigla di potenziali evocati sacrali, con cui si indica l’indagine diagnostica neurologica mediante l’analisi del riflesso bulbocavernoso utilizzata nello studio...
Definizione completa

Insonnia

Indice:Tipi di insonniaApnea morfeica e mioclono notturnoTerapia(o iposonnia), disturbo dovuto a diminuzione della durata del sonno e della sua capacità...
Definizione completa

Coledocolitìasi

Presenza di calcoli nel coledoco; provengono in genere dalla colecisti, ma possono formarsi anche nei dotti biliari intra- ed extra-...
Definizione completa

Linfoadenopatìa

Tumefazione di un linfonodo, dovuta a proliferazione delle cellule che lo costituiscono o a infiltrazione da parte di cellule normalmente...
Definizione completa

Pentossifillina

Farmaco vasodilatatore periferico, la cui azione, principalmente rivolta alla circolazione cutanea, aumenta la flessibilità di membrana e il metabolismo degli...
Definizione completa

Primidone

Farmaco antiepilettico indicato nella terapia delle crisi tonico-cloniche, delle crisi parziali e del piccolo male. Può determinare soprattutto nei primi...
Definizione completa

Benzotiazìdici

Indice:farmaci diuretici che agiscono a livello del tubulo renale, riducendo il riassorbimento di sodio e aumentando l’eliminazione di potassio. I...
Definizione completa

Cheratosi

Alterazione cutanea caratterizzata da ispessimento dello strato corneo dell’epidermide e localizzata specialmente sulle palme delle mani e sulle piante dei...
Definizione completa

Diamo i numeri

Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.

7650

termini medici

6487

giorni online

629239

utenti