Pericardite
Definizione medica del termine Pericardite
Ultimi cercati: Ascesso dentale - Fame - Padiglione auricolare - Pàlpebra - Pearl, ìndice di
Definizione di Pericardite
Pericardite
Infiammazione del pericardio, da cause infettive, immunologiche o irritative.
L’infiammazione può derivare dall'interessamento di organi vicini (pleuriti fibrinose e purulente, mediastiniti purulente, miocarditi semplici o suppurative), o per via sanguigna, come nella polmonite lobare; oppure il processo può insorgere primitivamente isolato, come nelle pericarditi virali, o nel quadro di una più vasta reazione infiammatoria dei tessuti connettivi di sostegno, come nella malattia reumatica ecc.
Può assumere aspetti diversi, in rapporto alla natura dell’agente lesivo e allo stato di reattività individuale.
La malattia reumatica dà di solito un’infiammazione fibrinosa o sierofibrinosa; l’infezione da agenti piogeni dà un’infiammazione purulenta; l’infezione tubercolare e l’uremia determinano invece generalmente un’infiammazione fibrino-emorragica.
Esistono una pericardite acuta, una subacuta e una cronica.
Le prime due si manifestano perlopiù in corso di malattia reumatica, tubercolosi o infezione virale.
La sintomatologia consiste in dolore precordiale, astenia, febbre, dispnea, tosse e, a volte, disfagia e singhiozzo.
Nel 20% dei casi sono presenti aritmie, peraltro solitamente non gravi.
L’evoluzione può essere rapidamente favorevole o dare un versamento pericardico, che si manifesta con dispnea e tosse, ipotensione, segni della sofferenza mediastinica, fino al tamponamento cardiaco.
La diagnosi si effettua con l’esame radiologico, l’elettrocardiografia, l’ecocardiogramma e, in caso di dubbio sull’origine, con puntura esplorativa del pericardio.
La terapia, oltre a quella sintomatica a base di antiinfiammatori e di diuretici in presenza di versamento, varia a seconda della causa.
La pericardite cronica può essere non costrittiva, di solito fa seguito alla forma acuta e si manifesta con peso retrosternale e dispnea da sforzo.
La pericardite cronica costrittiva, invece, può insorgere anche dopo 20 anni dall’episodio acuto e può evolvere fino al quadro della mediastinopericardite.
Il cuore non riesce più a contrarsi ed espandersi, perché il pericardio è ispessito, fibroso o addirittura calcificato.
La terapia della pericardite cronica prevede la pericardiectomia, per ristabilire la contrazione cardiaca.
L’infiammazione può derivare dall'interessamento di organi vicini (pleuriti fibrinose e purulente, mediastiniti purulente, miocarditi semplici o suppurative), o per via sanguigna, come nella polmonite lobare; oppure il processo può insorgere primitivamente isolato, come nelle pericarditi virali, o nel quadro di una più vasta reazione infiammatoria dei tessuti connettivi di sostegno, come nella malattia reumatica ecc.
Può assumere aspetti diversi, in rapporto alla natura dell’agente lesivo e allo stato di reattività individuale.
La malattia reumatica dà di solito un’infiammazione fibrinosa o sierofibrinosa; l’infezione da agenti piogeni dà un’infiammazione purulenta; l’infezione tubercolare e l’uremia determinano invece generalmente un’infiammazione fibrino-emorragica.
Esistono una pericardite acuta, una subacuta e una cronica.
Le prime due si manifestano perlopiù in corso di malattia reumatica, tubercolosi o infezione virale.
La sintomatologia consiste in dolore precordiale, astenia, febbre, dispnea, tosse e, a volte, disfagia e singhiozzo.
Nel 20% dei casi sono presenti aritmie, peraltro solitamente non gravi.
L’evoluzione può essere rapidamente favorevole o dare un versamento pericardico, che si manifesta con dispnea e tosse, ipotensione, segni della sofferenza mediastinica, fino al tamponamento cardiaco.
La diagnosi si effettua con l’esame radiologico, l’elettrocardiografia, l’ecocardiogramma e, in caso di dubbio sull’origine, con puntura esplorativa del pericardio.
La terapia, oltre a quella sintomatica a base di antiinfiammatori e di diuretici in presenza di versamento, varia a seconda della causa.
La pericardite cronica può essere non costrittiva, di solito fa seguito alla forma acuta e si manifesta con peso retrosternale e dispnea da sforzo.
La pericardite cronica costrittiva, invece, può insorgere anche dopo 20 anni dall’episodio acuto e può evolvere fino al quadro della mediastinopericardite.
Il cuore non riesce più a contrarsi ed espandersi, perché il pericardio è ispessito, fibroso o addirittura calcificato.
La terapia della pericardite cronica prevede la pericardiectomia, per ristabilire la contrazione cardiaca.
Altri termini medici
Surrenalectomìa
Asportazione chirurgica di una o di entrambe le ghiandole surrenali....
Definizione completa
Meningomielite
Processo infiammatorio che coinvolge sia il midollo spinale, sia le meningi, con sintomi da irritazione meningea e da compromissione radicolare...
Definizione completa
Anfetamina
(o anfetammina, o amfetamina), farmaco dotato di azione stimolante sul sistema nervoso centrale. Agisce attivando la sostanza reticolare del tronco...
Definizione completa
Anodontìa
Riduzione del numero o totale assenza dei denti, riguardante la serie decidua o permanente. È uno dei sintomi della sindrome...
Definizione completa
Instillazione
Metodo di somministrazione di piccole quantità di soluzione medicamentosa direttamente a contatto delle mucose (naso, orecchio, occhio). L’effetto non si...
Definizione completa
Canrenoato Di Potassio
Farmaco diuretico risparmiatore di potassio, usato in caso di scompenso cardiaco, edemi, ipertensione. Può dare sonnolenza, nausea, crampi addominali, eruzioni...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6263
giorni online
607511