Ricetta
Definizione medica del termine Ricetta
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Definizione di Ricetta
Ricetta
Scritto mediante il quale il medico prescrive la cura al paziente assistito.
Viene redatta, generalmente, su carta intestata, recante le generalità e l’indirizzo del medico.
All’interno dei servizi del sistema sanitario nazionale, e solo per indagini diagnostiche e farmaci contemplati da appositi tabulati, continuamente aggiornati, è sostituita da moduli in cui l’identificazione del medico prescrittore è resa possibile da un timbro col nome, il cognome e un numero di codice assegnato a ogni sanitario.
Deve essere redatta con mezzo indelebile, portare la prescrizione del farmaco, la dose e le istruzioni per l’uso, deve essere firmata e datata.
Se la ricetta è ripetibile il sanitario lo indica con una sigla o per esteso in fondo alla stessa; in questi casi la ricetta è utilizzabile per 3 mesi o per un numero massimo di 5 confezioni in totale; ogni volta che viene utilizzata, il farmacista deve apporre un timbro con la data e il numero dei pezzi consegnati; al termine dei 3 mesi o dopo la consegna di 5 pezzi, la ricetta viene annullata.
La maggior parte degli ansiolitici e degli ipnotici è concedibile previa presentazione di ricetta ripetibile.
La ricetta deve essere invece trattenuta ogni volta dal farmacista nel caso della maggior parte degli ormoni, dei barbiturici, dei chemioterapici e dei farmaci per la tosse contenenti codeina.
Per le sostanze stupefacenti esiste poi una ricetta particolare, detta ministeriale, che deve essere ritirata dal medico presso il proprio ordine professionale e firmata, in alcune sue sezioni, al momento del ritiro; il modulo si compone di tre parti che devono essere completate e rifirmate al momento della prescrizione: una parte è trattenuta dal medico, una parte è conservata dal farmacista e una parte viene consegnata all’eventuale ente assistenziale.
Viene redatta, generalmente, su carta intestata, recante le generalità e l’indirizzo del medico.
All’interno dei servizi del sistema sanitario nazionale, e solo per indagini diagnostiche e farmaci contemplati da appositi tabulati, continuamente aggiornati, è sostituita da moduli in cui l’identificazione del medico prescrittore è resa possibile da un timbro col nome, il cognome e un numero di codice assegnato a ogni sanitario.
Deve essere redatta con mezzo indelebile, portare la prescrizione del farmaco, la dose e le istruzioni per l’uso, deve essere firmata e datata.
Se la ricetta è ripetibile il sanitario lo indica con una sigla o per esteso in fondo alla stessa; in questi casi la ricetta è utilizzabile per 3 mesi o per un numero massimo di 5 confezioni in totale; ogni volta che viene utilizzata, il farmacista deve apporre un timbro con la data e il numero dei pezzi consegnati; al termine dei 3 mesi o dopo la consegna di 5 pezzi, la ricetta viene annullata.
La maggior parte degli ansiolitici e degli ipnotici è concedibile previa presentazione di ricetta ripetibile.
La ricetta deve essere invece trattenuta ogni volta dal farmacista nel caso della maggior parte degli ormoni, dei barbiturici, dei chemioterapici e dei farmaci per la tosse contenenti codeina.
Per le sostanze stupefacenti esiste poi una ricetta particolare, detta ministeriale, che deve essere ritirata dal medico presso il proprio ordine professionale e firmata, in alcune sue sezioni, al momento del ritiro; il modulo si compone di tre parti che devono essere completate e rifirmate al momento della prescrizione: una parte è trattenuta dal medico, una parte è conservata dal farmacista e una parte viene consegnata all’eventuale ente assistenziale.
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