Bìbite
Definizione medica del termine Bìbite
Ultimi cercati: Orchiectomìa - SGPT - Coàgulo - Bolo - Tarso
Definizione di Bìbite
Bìbite
Bevande analcoliche.
Possono essere gassate o non gassate, preparate con acqua potabile o minerale.
Contengono una o più delle seguenti sostanze: succo di frutta; infusi, estratti di frutta o di parti di piante commestibili; essenze naturali; saccarosio; acido citrico, acido tartarico.
Le bìbite a base di frutta a succo (uva, arancia, mela ecc.) devono contenere almeno il 12% di succo naturale, con una percentuale massima di acqua del 90%, mentre quelle a base di frutta non a succo (cola, cedro, chinotto) devono avere una percentuale di acqua al massimo del 92%, senza però che siano prescritte le percentuali minime della frutta.
Le bìbite gassate possono inoltre essere divise in quattro grandi gruppi: le “gazzose” e le “spume” aromatizzate nei vari gusti; le bevande gassate a base di succhi di frutta (per esempio, aranciate, limonate); le “cole”; le cosiddette “acque toniche” con aggiunta di china.
Tutte queste bìbite, tranne rare eccezioni, sono fortemente zuccherate; passata l’istantanea sensazione di fresco, tenderanno a prolungare la sete, oltre ad avere una funzione ingrassante e favorente la formazione della carie; inoltre, quelle a base di cola sono estremamente acide (controindicate in caso di ulcera) ed eccitanti del sistema nervoso centrale.
Gli elementi che distinguono ogni bìbita sotto il profilo del gusto e dell’aroma sono gli estratti vegetali, il caramello, l’acido fosforico, l’anidride carbonica addizionata e la caffeina, sostanza stimolante del sistema nervoso, in quantitativi di circa 90-120 mg/litro, pari a quelli contenuti in una normale tazzina di caffè (e questo è uno dei tanti motivi che devono indurre a sorvegliare il consumo di tali bevande, quanto meno da parte dei bambini).
Dal punto di vista nutritivo le bìbite non hanno una funzione positiva, possono anzi essere giudicate negativamente sia per la presenza di coloranti sia per l’elevato contenuto di zucchero.
Inoltre la loro acidità inattiva l’enzima ptialina (della saliva) ostacolando la digestione degli amidi, e inibisce la secrezione di acido cloridrico, necessario alla digestione delle proteine nello stomaco.
Possono essere gassate o non gassate, preparate con acqua potabile o minerale.
Contengono una o più delle seguenti sostanze: succo di frutta; infusi, estratti di frutta o di parti di piante commestibili; essenze naturali; saccarosio; acido citrico, acido tartarico.
Le bìbite a base di frutta a succo (uva, arancia, mela ecc.) devono contenere almeno il 12% di succo naturale, con una percentuale massima di acqua del 90%, mentre quelle a base di frutta non a succo (cola, cedro, chinotto) devono avere una percentuale di acqua al massimo del 92%, senza però che siano prescritte le percentuali minime della frutta.
Le bìbite gassate possono inoltre essere divise in quattro grandi gruppi: le “gazzose” e le “spume” aromatizzate nei vari gusti; le bevande gassate a base di succhi di frutta (per esempio, aranciate, limonate); le “cole”; le cosiddette “acque toniche” con aggiunta di china.
Tutte queste bìbite, tranne rare eccezioni, sono fortemente zuccherate; passata l’istantanea sensazione di fresco, tenderanno a prolungare la sete, oltre ad avere una funzione ingrassante e favorente la formazione della carie; inoltre, quelle a base di cola sono estremamente acide (controindicate in caso di ulcera) ed eccitanti del sistema nervoso centrale.
Gli elementi che distinguono ogni bìbita sotto il profilo del gusto e dell’aroma sono gli estratti vegetali, il caramello, l’acido fosforico, l’anidride carbonica addizionata e la caffeina, sostanza stimolante del sistema nervoso, in quantitativi di circa 90-120 mg/litro, pari a quelli contenuti in una normale tazzina di caffè (e questo è uno dei tanti motivi che devono indurre a sorvegliare il consumo di tali bevande, quanto meno da parte dei bambini).
Dal punto di vista nutritivo le bìbite non hanno una funzione positiva, possono anzi essere giudicate negativamente sia per la presenza di coloranti sia per l’elevato contenuto di zucchero.
Inoltre la loro acidità inattiva l’enzima ptialina (della saliva) ostacolando la digestione degli amidi, e inibisce la secrezione di acido cloridrico, necessario alla digestione delle proteine nello stomaco.
Altri termini medici
Neuropatìa
Indice:La mononeuropatiaLe polineuropatie(o nevrite), sofferenza di una fibra nervosa. Può essere localizzata a un nervo (mononeuropatia o mononevrite) o a...
Definizione completa
Làtero-laterale
Indice:si dice della ricongiunzione chirurgica tra organi cavi (per esempio, tubo digerente, vasi sanguigni), dopo l’asportazione parziale per patologie varie:...
Definizione completa
Fisostigmina
Farmaco alcaloide parasimpaticomimetico (colinergico) con azione anticolinesterasica. Il suo uso viene oggi limitato alla terapia del glaucoma, per la quale...
Definizione completa
Canino, Dente
Dente con la corona a forma di lancia, atto a lacerare gli alimenti. Viene numerato come 3° dente....
Definizione completa
Acetaboloplàstica
Intervento di chirurgia ricostruttiva dell’acetabolo, per il miglior contenimento della testa del femore. È indicato nelle lussazioni congenite dell’anca e...
Definizione completa
Annesso
Termine generico che si riferisce a un organo o una parte avente stretta relazione anatomica o funzionale con un altro...
Definizione completa
Heinz, Corpi Di
Inclusioni citoplasmatiche, che si formano all’interno dei globuli rossi in conseguenza della precipitazione di emoglobina. Si osservano nel deficit di...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6506
giorni online
631082
