Insulino-resistenza
Definizione medica del termine Insulino-resistenza
Ultimi cercati: AB - Situs vìscerum inversus - Benzidamina - Scopolamina - Bezoario
Definizione di Insulino-resistenza
Insulino-resistenza
Situazione clinica caratterizzata dalla necessità di quantità di insulina superiori alla norma, per mantenere la glicemia entro livelli normali.
Generalmente l’insulino-resistenza fa parte del quadro del diabete mellito di tipo 2, o NIDDM (non insulino-dipendente), in cui si osservano nel plasma livelli di insulina normali o addirittura superiori alla norma, che però, probabilmente per alterazioni dei recettori periferici per l’insulina, non sono sufficienti a mantenere la glicemia al tasso adeguato.
Tuttavia, vari fattori - riscontrabili sia nel diabete mellito di tipo 1 che di tipo 2 - possono condurre all'insulino-resistenza: a) riduzione, come abbiamo appena visto, del numero o dell'affinità dei recettori per l'insulina; b) riduzione del numero o errata distribuzione intracellulare dei trasportatori di glucosio; c) iperglicemia; d) elevate concentrazioni di glucagone e/o ormone nella crescita; e) aumento più o meno marcato dei trigliceridi plasmatici totali o della quantità di trigliceridi nelle VLDL (lipoproteine a bassissima densità); f) aumento della concentrazione ematica di acidi grassi liberi (NEFA).
L’insulino-resistenza può insorgere anche gradualmente in caso di diabete mellito trattato a lungo con insulina, qualora si siano formati anticorpi anti-insulina, che ne ostacolano l’effetto ipoglicemizzante.
Inoltre un’insulino-resistenza si osserva spesso nei soggetti in sovrappeso od obesi, i quali necessitano di quantità di insulina superiori alla norma per mantenere il metabolismo glicidico nei limiti accettabili.
Infatti, l'adiposità di per sé comporta una certa insulino-resistenza anche se di difficile valutazione e quantificazione, data la differenza riscontrabile tra l'obesità centrale (grasso intraddominale) e quella periferica (grasso sottocutaneo).
L'insulino-resistenza sembra essere maggiore nell'obesità centrale.
Esiste infine una insulino-resistenza acuta, che può insorgere in seguito a incidenti traumatici, interventi chirurgici, infezioni, forti emozioni o stress psicofisici di qualsiasi genere, ed è dovuta all’aumento transitorio di fattori antinsulinici nel plasma e nei tessuti.
Generalmente l’insulino-resistenza fa parte del quadro del diabete mellito di tipo 2, o NIDDM (non insulino-dipendente), in cui si osservano nel plasma livelli di insulina normali o addirittura superiori alla norma, che però, probabilmente per alterazioni dei recettori periferici per l’insulina, non sono sufficienti a mantenere la glicemia al tasso adeguato.
Tuttavia, vari fattori - riscontrabili sia nel diabete mellito di tipo 1 che di tipo 2 - possono condurre all'insulino-resistenza: a) riduzione, come abbiamo appena visto, del numero o dell'affinità dei recettori per l'insulina; b) riduzione del numero o errata distribuzione intracellulare dei trasportatori di glucosio; c) iperglicemia; d) elevate concentrazioni di glucagone e/o ormone nella crescita; e) aumento più o meno marcato dei trigliceridi plasmatici totali o della quantità di trigliceridi nelle VLDL (lipoproteine a bassissima densità); f) aumento della concentrazione ematica di acidi grassi liberi (NEFA).
L’insulino-resistenza può insorgere anche gradualmente in caso di diabete mellito trattato a lungo con insulina, qualora si siano formati anticorpi anti-insulina, che ne ostacolano l’effetto ipoglicemizzante.
Inoltre un’insulino-resistenza si osserva spesso nei soggetti in sovrappeso od obesi, i quali necessitano di quantità di insulina superiori alla norma per mantenere il metabolismo glicidico nei limiti accettabili.
Infatti, l'adiposità di per sé comporta una certa insulino-resistenza anche se di difficile valutazione e quantificazione, data la differenza riscontrabile tra l'obesità centrale (grasso intraddominale) e quella periferica (grasso sottocutaneo).
L'insulino-resistenza sembra essere maggiore nell'obesità centrale.
Esiste infine una insulino-resistenza acuta, che può insorgere in seguito a incidenti traumatici, interventi chirurgici, infezioni, forti emozioni o stress psicofisici di qualsiasi genere, ed è dovuta all’aumento transitorio di fattori antinsulinici nel plasma e nei tessuti.
Altri termini medici
Gastrodigiunostomìa
Indice:intervento che permette di collegare la prima ansa del digiuno con lo stomaco a cui sia stata asportata la parte...
Definizione completa
Pressione Osmòtica
Pressione minima che si deve applicare a una data soluzione per impedire al solvente di una soluzione meno concentrata, o...
Definizione completa
Ipoalbuminemìa
Diminuzione del contenuto di albumina nel sangue sotto i valori normali di 3,5-5,5 g per 100 ml. Si...
Definizione completa
Ipertimìa
Alterazione del tono dell’umore con tendenza a una emotività eccessiva....
Definizione completa
Saccarosio
Disaccaride (composto formato da due molecole di monosaccaridi) derivante dalla combinazione di una molecola di glucosio con una di fruttosio...
Definizione completa
òrgano Dello Smalto
Abbozzo dentario derivato dall’entoderma da cui si origina lo smalto che riveste i denti....
Definizione completa
Resezione
Asportazione chirurgica di un organo o di una sua parte, interessati da processi patologici non curabili medicalmente....
Definizione completa
ùtero-ovàrico, Pedùncolo
Insieme dei vasi dell’utero e dell’ovaio, situati nel legamento largo dell’utero....
Definizione completa
Cortisolo
(o idrocortisone), ormone corticosteroide prodotto dalle cellule della zona fascicolata della corteccia surrenale. È il principale tra i corticosteroidi glicoattivi...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6469
giorni online
627493
