Iperemesi
Definizione medica del termine Iperemesi
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Definizione di Iperemesi
Iperemesi
Vomito frequente e incoercibile.
Una forma particolare è quella che può instaurarsi nei primi mesi di gravidanza (iperemesi gravidica); nei casi più gravi può provocare una sensibile perdita di peso corporeo, con ittero, tachicardia, ipertermia.
In questo caso è necessario intervenire tempestivamente con antiemetici, sedativi e anche con alimentazione mediante sondino.
Importante è valutare la situazione psicologica della donna relativamente al nucleo familiare e il grado di accettazione della gravidanza.
Talora è sufficiente allontanare la donna dalla famiglia per risolvere la sintomatologia, talvolta invece possono risultare utili colloqui a indirizzo psicoterapico.
L’iperemesi si riscontra pure nei gravi traumi cranici con frattura, negli ictus cerebrali, nei tumori endocranici, per abnorme eccitazione del centro del vomito; esprime, inoltre, un meccanismo di difesa dell’organismo nelle intossicazioni alimentari.
È anche riscontrabile in numerose malattie intestinali, quali la dissenteria bacillare, il colera, la gastroenterite, l’ileo.
Una forma particolare è quella che può instaurarsi nei primi mesi di gravidanza (iperemesi gravidica); nei casi più gravi può provocare una sensibile perdita di peso corporeo, con ittero, tachicardia, ipertermia.
In questo caso è necessario intervenire tempestivamente con antiemetici, sedativi e anche con alimentazione mediante sondino.
Importante è valutare la situazione psicologica della donna relativamente al nucleo familiare e il grado di accettazione della gravidanza.
Talora è sufficiente allontanare la donna dalla famiglia per risolvere la sintomatologia, talvolta invece possono risultare utili colloqui a indirizzo psicoterapico.
L’iperemesi si riscontra pure nei gravi traumi cranici con frattura, negli ictus cerebrali, nei tumori endocranici, per abnorme eccitazione del centro del vomito; esprime, inoltre, un meccanismo di difesa dell’organismo nelle intossicazioni alimentari.
È anche riscontrabile in numerose malattie intestinali, quali la dissenteria bacillare, il colera, la gastroenterite, l’ileo.
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