Angioedema
Definizione medica del termine Angioedema
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Definizione di Angioedema
Angioedema
Sindrome allergica, caratterizzata dall’insorgenza di edema e gonfiore a carico del dorso delle mani o dei piedi, delle palpebre, delle mucose, delle labbra o dei genitali.
L’edema delle mucose delle vie respiratorie superiori può causare difficoltà respiratorie anche gravi; in qualche caso può essere colpito il tratto gastrointestinale, con nausea, vomito, dolori colici a volte tanto intensi da simulare il quadro dell’addome acuto.
Si riconoscono una forma acquisita, dovuta alla sensibilizzazione allergica verso sostanze estranee di varia natura, e una forma ereditaria, tipicamente legata alla carenza congenita di una sostanza (C1 esterasi-inibitore) coinvolta nell’attivazione della cascata del complemento (un sistema complesso di proteine plasmatiche responsabili di importanti reazioni immunitarie).
In questo caso l’eruzione è spesso precipitata da traumi, da malattie virali e aggravata da stress emotivi.
Antistaminici e cortisonici sono utili nel trattamento di entrambe le forme; particolare urgenza presenta a volte la forma che colpisce la laringe (edema di Quincke), che richiede l’iniezione rapida di adrenalina sottocute per ridurre l’edema.
Nella forma ereditaria possono essere attuate misure profilattiche specifiche (l’infusione periodica del fattore mancante estratto da plasma di donatori; o la somministrazione continua di ormoni androgeni, che sembrano ridurre la frequenza delle crisi).
Nella forma acquisita, una volta identificate le sostanze estranee responsabili, mediante test immunologici mirati, è sufficiente evitare il contatto.
L’edema delle mucose delle vie respiratorie superiori può causare difficoltà respiratorie anche gravi; in qualche caso può essere colpito il tratto gastrointestinale, con nausea, vomito, dolori colici a volte tanto intensi da simulare il quadro dell’addome acuto.
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In questo caso l’eruzione è spesso precipitata da traumi, da malattie virali e aggravata da stress emotivi.
Antistaminici e cortisonici sono utili nel trattamento di entrambe le forme; particolare urgenza presenta a volte la forma che colpisce la laringe (edema di Quincke), che richiede l’iniezione rapida di adrenalina sottocute per ridurre l’edema.
Nella forma ereditaria possono essere attuate misure profilattiche specifiche (l’infusione periodica del fattore mancante estratto da plasma di donatori; o la somministrazione continua di ormoni androgeni, che sembrano ridurre la frequenza delle crisi).
Nella forma acquisita, una volta identificate le sostanze estranee responsabili, mediante test immunologici mirati, è sufficiente evitare il contatto.
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