Feci
Definizione medica del termine Feci
Ultimi cercati: Vasculiti - Endocardite - Colostro - Paronichìa - De Toni-Fanconi-Debré, sìndrome di
Definizione di Feci
Feci
Materiale eliminato dall’organismo con la defecazione attraverso l’ano, e costituito da residui alimentari, fibre vegetali non digeribili, cellule intestinali di sfaldamento, batteri e acqua.
In condizioni normali la quantità giornaliera di feci, nei soggetti con alimentazione di tipo occidentale, si aggira sui 200-300 g.
Il colore è bruno per la presenza di stercobilinogeno (prodotto di degradazione della bilirubina), più scuro nel regime carneo povero di scorie e nelle feci esposte all’aria (perché lo stercobilinogeno viene ossidato in stercobilina); il colore risulta più chiaro se l’alimentazione è ricca di vegetali e frutta; giallo oro nei lattanti; verde da clorofilla se si assumono verdure, ma anche da biliverdina (feci alterate del lattante); il colore diventa nero se si assumono mirtilli, carbone o ferro.
In condizioni patologiche le feci diventano nere in corso di sanguinamenti del tratto alto del tubo digerente (melena), per la presenza di ematina (emoglobina digerita); grigie chiare, da saponi alcalini e grassi neutri non assorbiti, negli itteri ostruttivi; bruno-rossastre per la presenza di ematossina, nel caso di emorragie del basso intestino; quando il sanguinamento proviene da lesioni intestinali molto basse, le feci appaiono direttamente macchiate o striate di sangue (ematochezia).
La reazione nelle feci normali è acida, se la dieta è ricca di vegetali e grassi; alcalina, con dieta prevalentemente carnea.
Le feci in condizioni fisiologiche sono solide e di forma cilindrica; diventano fluide, da poltacee a liquide (diarrea), durante malattie intestinali, epatiche o pancreatiche.
L’esame macroscopico (aspetto, colore, odore), le indagini chimiche e biochimiche (pH, contenuto e qualità dei residui indigeriti), le valutazioni microbiologiche (coprocolture e ricerche di parassiti) delle feci sono esami importanti nello studio delle condizioni di salute di un paziente.
In condizioni normali la quantità giornaliera di feci, nei soggetti con alimentazione di tipo occidentale, si aggira sui 200-300 g.
Il colore è bruno per la presenza di stercobilinogeno (prodotto di degradazione della bilirubina), più scuro nel regime carneo povero di scorie e nelle feci esposte all’aria (perché lo stercobilinogeno viene ossidato in stercobilina); il colore risulta più chiaro se l’alimentazione è ricca di vegetali e frutta; giallo oro nei lattanti; verde da clorofilla se si assumono verdure, ma anche da biliverdina (feci alterate del lattante); il colore diventa nero se si assumono mirtilli, carbone o ferro.
In condizioni patologiche le feci diventano nere in corso di sanguinamenti del tratto alto del tubo digerente (melena), per la presenza di ematina (emoglobina digerita); grigie chiare, da saponi alcalini e grassi neutri non assorbiti, negli itteri ostruttivi; bruno-rossastre per la presenza di ematossina, nel caso di emorragie del basso intestino; quando il sanguinamento proviene da lesioni intestinali molto basse, le feci appaiono direttamente macchiate o striate di sangue (ematochezia).
La reazione nelle feci normali è acida, se la dieta è ricca di vegetali e grassi; alcalina, con dieta prevalentemente carnea.
Le feci in condizioni fisiologiche sono solide e di forma cilindrica; diventano fluide, da poltacee a liquide (diarrea), durante malattie intestinali, epatiche o pancreatiche.
L’esame macroscopico (aspetto, colore, odore), le indagini chimiche e biochimiche (pH, contenuto e qualità dei residui indigeriti), le valutazioni microbiologiche (coprocolture e ricerche di parassiti) delle feci sono esami importanti nello studio delle condizioni di salute di un paziente.
Altri termini medici
Jarish-Herxheimer, Reazione Di
Reazione costituita da febbre, brividi, cefalea, mialgie, accompagnata da intensificazione delle lesioni mucocutanee, che si può manifestare all’inizio della terapia...
Definizione completa
ìleo Meccànico
Condizione in cui si ha una ostruzione intestinale, che impedisce la normale progressione di chimo e gas nel tubo digerente...
Definizione completa
Encèfalo
Parte del sistema nervoso centrale contenuta nella cavità cranica che, in unione con la parte caudale (midollo spinale), costituisce l’asse...
Definizione completa
Citrati
Sali dell’acido citrico usati in terapia. Il citrato di magnesio, costituito da carbonato di magnesio e acido citrico, è dotato...
Definizione completa
Eparina
Farmaco anticoagulante. Ha azione molto rapida: in 10 minuti blocca il fattore X di coagulazione e la trombina. È somministrata...
Definizione completa
Criochirurgìa
Tecnica operatoria che si basa sullo sfruttamento delle bassissime temperature, fino a –180 °C, mediante l’impiego di azoto liquido oppure...
Definizione completa
Clavulanico, Acido
Inibitore delle betalattamasi batteriche. Viene usato in associazione agli antibiotici betalattamici per inibire l’antibiotico-resistenza dei batteri produttori di betalattamasi. Si...
Definizione completa
Rosmarino
(Rosmarinus officinalis, famiglia Labiate), arbusto molto aromatico, conosciutissimo per l’uso culinario. In terapia si usano le foglie, che contengono flavonoidi...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6455
giorni online
626135
