Emorragìa Cerebrale
Definizione medica del termine Emorragìa Cerebrale
Ultimi cercati: Coronàrico, cìrcolo - Sali minerali - Antigottosi - Anfotericina B - Circolo polmonare
Definizione di Emorragìa Cerebrale
Emorragìa Cerebrale
Emorragia causata dalla rottura di vasi che irrorano il cervello.
Nel giovane è perlopiù dovuta alla rottura di malformazioni vascolari; nell’adulto e nell'anziano è in genere conseguenza dell’ipertensione.
Le circostanze scatenanti sono rappresentate da crisi ipertensive in occasione di pasti copiosi, emozioni, sforzi fisici, esposizioni prolungate al sole.
Si distinguono diversi tipi di emorragìa cerebrale.
La grande emorragia capsulare (a livello della capsula interna) - o, meglio, capsulo-lenticolare, perché è nella zona lenticolare che ha inizio, originando dalle arterie perforanti di derivazione silviana - è detta anche tipica (60%), ed è solitamente legata all’ipertensione arteriosa.
Essa ha insorgenza acuta - perché il sangue fuoriesce ad alta pressione, infiltrando e distruggendo il tessuto cerebrale circostante, con la possibilità di raggiungere anche il talamo o di inondare i ventricoli cerebrali ed espandersi rapidamente ad altri distretti cerebrali - con alterazione della coscienza (coma), imponenti fenomeni neurovegetativi e turbe neurologiche (deviazione coniugata del capo e degli occhi, maggior ipotonia da un lato, crisi di ipertonia generalizzata).
Nei due terzi dei casi l’evoluzione è infausta, nel giro di poche ore o di pochi giorni; in un terzo dei soggetti - quelli che hanno subito un evento relativamente limitato - si ha una stabilizzazione e anche un miglioramento delle turbe della coscienza e delle alterazioni neurovegetative, mentre si evidenzia più chiaramente l’emiplegia.
I postumi sono comunque gravi: emiplegia o emiparesi, afasia, decadimento psichico.
Un’altra forma di emorragìa cerebrale è l’ematoma cerebrale spontaneo, dovuto di solito alla rottura di un aneurisma dell’arteria cerebrale media o di una malformazione artero-venosa: il sanguinamento, che respinge il tessuto cerebrale piuttosto che distruggerlo, si manifesta con coma progressivo, associato a emiparesi, seguito da una fase di regressione parziale e, dopo una o due settimane, da un inesorabile aggravamento con coma profondo (sviluppo in due tempi).
Si hanno inoltre: emorragie cerebro-meningee o meningo-cerebrali, con inizio rispettivamente dal parenchima cerebrale e dallo spazio meningeo; Più rare sono infine le emorragie sottotentoriali (così vengono definiti i sanguinamenti localizzati in sedi cerebrali poste al di sotto del tentorio del cervelletto, cioè nel cervelletto stesso o nel tronco encefalico).
Accanto a questi grandi accidenti emorragici, tuttavia, l'ipertensione arteriosa provoca frequentemente microemorragie multiple, per lo più asintomatiche (slit hemorrages), che sono tuttavia chiaramente riconoscibili all'esame autoptico dei pazienti ipertesi.
Nei casi di emorragìa cerebrale si impone il ricovero d’urgenza presso un centro specializzato per eseguire TAC, rachicentesi, angiografia cerebrale, allo scopo di accertarne l’origine, distinguendola dall’infarto, e di orientarne la terapia.
Il trattamento specifico si avvale di soluzioni ipertoniche di glicerolo o mannitolo contro l’edema cerebrale, di farmaci coagulanti e di provvedimenti rianimativi generali (vedi ictus); vanno inoltre assicurate adeguata idratazione parenterale, equilibrio elettrolitico, prevenzione delle lesioni da decubito, svuotamento vescicale asettico, mantenimento della pervietà delle vie aeree superiori, prevenzione delle infezioni.
La terapia chirurgica pone ancora oggi difficili problemi di indicazione.
Gli studi dimostrerebbero la sua efficacia in caso di ematomi cerebellari che comprimono il tronco encefalico, in caso di ematoma intracerebrale o di emorragia subaracnoidea.
Nel giovane è perlopiù dovuta alla rottura di malformazioni vascolari; nell’adulto e nell'anziano è in genere conseguenza dell’ipertensione.
Le circostanze scatenanti sono rappresentate da crisi ipertensive in occasione di pasti copiosi, emozioni, sforzi fisici, esposizioni prolungate al sole.
Si distinguono diversi tipi di emorragìa cerebrale.
La grande emorragia capsulare (a livello della capsula interna) - o, meglio, capsulo-lenticolare, perché è nella zona lenticolare che ha inizio, originando dalle arterie perforanti di derivazione silviana - è detta anche tipica (60%), ed è solitamente legata all’ipertensione arteriosa.
Essa ha insorgenza acuta - perché il sangue fuoriesce ad alta pressione, infiltrando e distruggendo il tessuto cerebrale circostante, con la possibilità di raggiungere anche il talamo o di inondare i ventricoli cerebrali ed espandersi rapidamente ad altri distretti cerebrali - con alterazione della coscienza (coma), imponenti fenomeni neurovegetativi e turbe neurologiche (deviazione coniugata del capo e degli occhi, maggior ipotonia da un lato, crisi di ipertonia generalizzata).
Nei due terzi dei casi l’evoluzione è infausta, nel giro di poche ore o di pochi giorni; in un terzo dei soggetti - quelli che hanno subito un evento relativamente limitato - si ha una stabilizzazione e anche un miglioramento delle turbe della coscienza e delle alterazioni neurovegetative, mentre si evidenzia più chiaramente l’emiplegia.
I postumi sono comunque gravi: emiplegia o emiparesi, afasia, decadimento psichico.
Un’altra forma di emorragìa cerebrale è l’ematoma cerebrale spontaneo, dovuto di solito alla rottura di un aneurisma dell’arteria cerebrale media o di una malformazione artero-venosa: il sanguinamento, che respinge il tessuto cerebrale piuttosto che distruggerlo, si manifesta con coma progressivo, associato a emiparesi, seguito da una fase di regressione parziale e, dopo una o due settimane, da un inesorabile aggravamento con coma profondo (sviluppo in due tempi).
Si hanno inoltre: emorragie cerebro-meningee o meningo-cerebrali, con inizio rispettivamente dal parenchima cerebrale e dallo spazio meningeo; Più rare sono infine le emorragie sottotentoriali (così vengono definiti i sanguinamenti localizzati in sedi cerebrali poste al di sotto del tentorio del cervelletto, cioè nel cervelletto stesso o nel tronco encefalico).
Accanto a questi grandi accidenti emorragici, tuttavia, l'ipertensione arteriosa provoca frequentemente microemorragie multiple, per lo più asintomatiche (slit hemorrages), che sono tuttavia chiaramente riconoscibili all'esame autoptico dei pazienti ipertesi.
Nei casi di emorragìa cerebrale si impone il ricovero d’urgenza presso un centro specializzato per eseguire TAC, rachicentesi, angiografia cerebrale, allo scopo di accertarne l’origine, distinguendola dall’infarto, e di orientarne la terapia.
Il trattamento specifico si avvale di soluzioni ipertoniche di glicerolo o mannitolo contro l’edema cerebrale, di farmaci coagulanti e di provvedimenti rianimativi generali (vedi ictus); vanno inoltre assicurate adeguata idratazione parenterale, equilibrio elettrolitico, prevenzione delle lesioni da decubito, svuotamento vescicale asettico, mantenimento della pervietà delle vie aeree superiori, prevenzione delle infezioni.
La terapia chirurgica pone ancora oggi difficili problemi di indicazione.
Gli studi dimostrerebbero la sua efficacia in caso di ematomi cerebellari che comprimono il tronco encefalico, in caso di ematoma intracerebrale o di emorragia subaracnoidea.
Altri termini medici
Colimicina
Antibiotico attivo su numerose specie di batteri gram-negativi e su alcuni funghi patogeni, tra cui Candida albicans. Viene adoperato in...
Definizione completa
Periferico
In anatomia, si dice di ciò che è localizzato sulla superficie del corpo o nelle sue regioni esterne, lontane dal...
Definizione completa
Tubercolina
Sostanza estratta da Mycobacterium tuberculosis, agente patogeno della tubercolosi, e impiegata per accertare se il soggetto in esame sia già...
Definizione completa
Iperfonesi
In semeiotica medica, aumento della sonorità alla percussione di una regione corporea. Tipico è il riscontro di iperfonesi plessica alla...
Definizione completa
Fabbisogno Calòrico Giornaliero
Quantità di calorie di cui necessita un individuo per poter svolgere le proprie attività giornaliere e mantenere il metabolismo basale...
Definizione completa
Decontaminazione
Insieme dei provvedimenti da prendere per bonificare l’organismo che sia stato contaminato da radiazioni ionizzanti. La procedura va attuata in...
Definizione completa
Penetranza
In genetica, facoltà di un gene di indurre un determinato carattere, misurata dalla percentuale dei casi in cui il carattere...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6505
giorni online
630985
