Mastite
Definizione medica del termine Mastite
Ultimi cercati: Mezzo di contrasto - Cistifèllea - Clorochina - Schiacciamento, sindrome da - Abbandono, sindrome di
Definizione di Mastite
Mastite
Processo infiammatorio, acuto o cronico, delle ghiandole della mammella.Si riconoscono varie forme di mastite: acuta, suppurativa (stafilococcica, soprattutto durante l'allattamento; streptococcica, durante l'allattamento o in corso di erisipela) o non infettiva, talora collegata con irregolarità del ciclo mestruale; cronica, tubercolare o luetica.
Va sempre ben distinta dalle infiammazioni che interessano sottostanti processi tumorali della mammella.
Il quadro clinico più frequente è quello che si manifesta durante l’allattamento e è causato da un’infezione batterica (l'agente patogeno più frequentemente coinvolto in questi casi è lo Staphylococcus aureus) che deriva alla madre solitamente dal neonato stesso e che può trasmettersi alle ghiandole attraverso un’ulcerazione o una ragade di un capezzolo.
Il processo può estendersi verso l’interno o in superficie, e dare origine a fistole cutanee.
Il dolore è il sintomo fondamentale, spesso accompagnato da febbre; una mastite semplice determina solo dolore e arrossamento locale, mentre si deve pensare a un ascesso se la zona è edematosa o fluttuante.
Se vi è solo una mastite, la mammella e il capezzolo dovrebbero essere trattati con una soluzione antimicrobica e quindi lavati con acqua sterile.
Occorre inoltre prevenire la stasi continuando l'allattamento con entrambe le mammelle, a meno di notevoli ragadi: il lattante, infatti, non si infetta (essendo il portatore dello stafilococco) e non viene disturbato dalla eventuale terapia antibiotica con penicilline o cefalosporine.
Le masse fluttuanti possono essere sottoposte ad agoaspirazione con successiva messa in coltura del pus così raccolto.
In questo caso, cioè di fronte a un ascesso, può rendersi necessaria l'incisione chirurgica e il drenaggio.
La stasi e l'ingorgo mammario vanno prevenuti con l'utilizzo di un tiralatte e l'allattamento va sospeso fino alla scomparsa dei sintomi.
Va sempre ben distinta dalle infiammazioni che interessano sottostanti processi tumorali della mammella.
Il quadro clinico più frequente è quello che si manifesta durante l’allattamento e è causato da un’infezione batterica (l'agente patogeno più frequentemente coinvolto in questi casi è lo Staphylococcus aureus) che deriva alla madre solitamente dal neonato stesso e che può trasmettersi alle ghiandole attraverso un’ulcerazione o una ragade di un capezzolo.
Il processo può estendersi verso l’interno o in superficie, e dare origine a fistole cutanee.
Il dolore è il sintomo fondamentale, spesso accompagnato da febbre; una mastite semplice determina solo dolore e arrossamento locale, mentre si deve pensare a un ascesso se la zona è edematosa o fluttuante.
Se vi è solo una mastite, la mammella e il capezzolo dovrebbero essere trattati con una soluzione antimicrobica e quindi lavati con acqua sterile.
Occorre inoltre prevenire la stasi continuando l'allattamento con entrambe le mammelle, a meno di notevoli ragadi: il lattante, infatti, non si infetta (essendo il portatore dello stafilococco) e non viene disturbato dalla eventuale terapia antibiotica con penicilline o cefalosporine.
Le masse fluttuanti possono essere sottoposte ad agoaspirazione con successiva messa in coltura del pus così raccolto.
In questo caso, cioè di fronte a un ascesso, può rendersi necessaria l'incisione chirurgica e il drenaggio.
La stasi e l'ingorgo mammario vanno prevenuti con l'utilizzo di un tiralatte e l'allattamento va sospeso fino alla scomparsa dei sintomi.
Altri termini medici
Fenestrazione Labirìntica
Intervento chirurgico eseguito per consentire alle onde sonore di raggiungere l’orecchio interno in caso di ipoacusia da otosclerosi. Negli ultimi...
Definizione completa
Omeprazolo
Farmaco antiulcera che blocca direttamente la produzione di acido cloridrico a livello gastrico: è molto potente e deve essere impiegato...
Definizione completa
Oftalmometrìa
Misurazione del raggio di curvatura della superficie anteriore della cornea; dà il valore dell’astigmatismo....
Definizione completa
Endolinfa
Liquido contenuto nelle cavità del labirinto membranoso dell’orecchio interno, cioè nella coclea, nei canali semicircolari e nel vestibolo. Ha aspetto...
Definizione completa
Vancomicina
Farmaco antibiotico impiegato, in ambiente ospedaliero, per infusione endovenosa, nelle infezioni da batteri gram-positivi in pazienti allergici alla penicillina e...
Definizione completa
Callìfugo
Preparazione farmaceutica liquida, o in pomata, o in cerotto, usata per estirpare calli cutanei. Contiene in genere sostanze cheratolitiche (acido...
Definizione completa
Diamo i numeri
Orgogliosi dei nostri numeri e dei servizi che offriamo.
7650
termini medici
6498
giorni online
630306
