Reazioni Trasfusionali
Definizione medica del termine Reazioni Trasfusionali
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Definizione di Reazioni Trasfusionali
Reazioni Trasfusionali
Complicazioni che possono seguire a trasfusioni di sangue.
Le reazioni trasfusionali di tipo immune (dovute cioè a incompatibilità plasmatica o eritrocitaria) comprendono la sindrome brivido-ipertermica, le reazioni allergiche, ma soprattutto le reazioni emolitiche post-trasfusionali, causate dalla distruzione dei globuli rossi del donatore o del ricevente per trasfusione di sangue non gruppo-compatibile.
La distruzione dei globuli rossi del donatore avviene a opera di anticorpi quando viene trasfuso sangue non compatibile per i sistemi AB0 (a-bi-zero), Rh, o altri.
La distruzione dei globuli rossi del ricevente, evento peraltro assai raro, si verifica invece quando, in casi di estrema necessità, grandi quantità di sangue di gruppo 0, contenente anticorpi sia anti-A sia anti-B, vengono trasfuse in un individuo di gruppo A o B, con conseguente emolisi dei suoi globuli rossi.
Queste reazioni trasfusionali emolitiche sono caratterizzate da nausea, vomito, dolori lombari, ittero e nei casi più gravi shock e insufficienza renale.
Le reazioni trasfusionali di tipo non immune (cioè non dovute a incompatibilità) comprendono soprattutto il sovraccarico di circolo e le infezioni da contaminazione dei materiali usati per la raccolta o da presenza di microrganismi nel sangue trasfuso.
La gran parte (80% circa) delle infezioni post-trasfusionali è dovuta al virus dell’epatite C, molto più raramente al virus dell’epatite B, all’HIV, a Toxoplasma, ai plasmodi della malaria.
Le reazioni trasfusionali di tipo immune (dovute cioè a incompatibilità plasmatica o eritrocitaria) comprendono la sindrome brivido-ipertermica, le reazioni allergiche, ma soprattutto le reazioni emolitiche post-trasfusionali, causate dalla distruzione dei globuli rossi del donatore o del ricevente per trasfusione di sangue non gruppo-compatibile.
La distruzione dei globuli rossi del donatore avviene a opera di anticorpi quando viene trasfuso sangue non compatibile per i sistemi AB0 (a-bi-zero), Rh, o altri.
La distruzione dei globuli rossi del ricevente, evento peraltro assai raro, si verifica invece quando, in casi di estrema necessità, grandi quantità di sangue di gruppo 0, contenente anticorpi sia anti-A sia anti-B, vengono trasfuse in un individuo di gruppo A o B, con conseguente emolisi dei suoi globuli rossi.
Queste reazioni trasfusionali emolitiche sono caratterizzate da nausea, vomito, dolori lombari, ittero e nei casi più gravi shock e insufficienza renale.
Le reazioni trasfusionali di tipo non immune (cioè non dovute a incompatibilità) comprendono soprattutto il sovraccarico di circolo e le infezioni da contaminazione dei materiali usati per la raccolta o da presenza di microrganismi nel sangue trasfuso.
La gran parte (80% circa) delle infezioni post-trasfusionali è dovuta al virus dell’epatite C, molto più raramente al virus dell’epatite B, all’HIV, a Toxoplasma, ai plasmodi della malaria.
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